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Zelensky a Roma

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L’Airbus A319 dell’Aeronautica Militare con a bordo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita in Italia per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, è atterrato sulla pista dell’aeroporto di Ciampino poco dopo le 10. Ad accoglierlo, tra ingenti misure di sicurezza e con due carabinieri e due avieri schierati in alta uniforme ai piedi della scaletta, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk e l’ambasciatore di Italia a Kiev Pier Francesco Zazo.

In felpa e mimetica, sorridente, Zelensky è salito a bordo di una vettura blindata con la quale, sotto nutrita scorta, ha lasciato lo scalo romano alle 10.22. “Roma. Incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Primo Ministro Giorgia Meloni e Papa Francesco. Una visita importante per la vittoria dell’Ucraina” ha scritto Zelensky su Telegram.

La visita avviene in una Roma blindata, a più di un anno dall’inizio del conflitto con l’invasione del 24 febbraio 2022.

Il colloquio con Mattarella. Zelensky: “La nostra vittoria è la pace”

Il leader ucraino poco dopo le 12 ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Appena sceso dall’auto blindata nel cortile d’onore del Quirinale, Zelensky è stato accolto da Mattarella con una lunga stretta di mano. Dopo il saluto la banda della Marina ha intonato l’inno ucraino, con il leader di Kiev che lo ha cantato con la mano sul cuore. A seguire l’inno italiano.

Zelensky con Mattarella, durante l’esecuzione degli inni nazionali – Ansa

I due capi di Stato sono poi saliti nel sala degli arazzi di Lille per la presentazione delle delegazioni. Subito dopo, davanti alle bandiere, Mattarella e Zelensky si sono stretti la mano per poi ritirarsi nello studio del presidente per il colloquio. “E’ un onore averla qui a Roma. Ho chiesto di incontrarla nuovamente dopo il nostro colloquio di anni addietro anche se in questa condizione diversa, noi siamo pienamente al vostro fianco. Benvenuto presidente” ha detto Mattarella al presidente ucraino. Dopo circa 25 minuti di colloquio, Zelensky ha lasciato il Quirinale salutandolo sorridente Mattarella con una stretta di mano.

Secondo quanto trapela da fonti del Quirinale, Mattarella avrebbe riconfermato a Zelensky “il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari, finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine internazionale”.

Tra gli altri argomenti di conversazione, sempre secondo quanto trapela dal Quirinale, ci sono stati l’efficacia delle sanzioni economiche alla Russia, la questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la lotta alle fake news con la necessità di azioni più efficaci a livello europeo, i bombardamenti delle strutture civili e il rapimento dei bambini ucraini (definito da Mattarella “una pratica straziante e ignobile”), la ricostruzione, i crimini di guerra, l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Su quest’ultimo argomento Mattarella ha detto che “la decisione dell’Unione Europea di avviare il processo di integrazione dell’Ucraina è stata storica. L’Italia punta ora ad aiutare l’Ucraina per il raggiungimento dei parametri”.

Sempre secondo quanto trapela dal Quirinale, Zelensky avrebbe detto a Mattarella: “Sono qui per ringraziare l’Italia. Vorrei abbracciare gli italiani uno a uno per il sostegno che ci è stato continuamente offerto a tutti i livelli e che non è mutato con i governi (Draghi e Meloni, ndr). Abbiamo con l’Italia valori comuni. Noi siamo per la pace, la nostra vittoria è la pace. Siamo aperti a tutti i contributi internazionali ma la guerra la stiamo subendo sul nostro territorio e la pace deve prevedere la giustizia su tutto il nostro territorio”. Mattarella avrebbe risposto: “La pace, per la quale tutti lavoriamo, deve ripristinare la giustizia e il diritto internazionale. Deve essere una pace vera e non una resa”.

A Palazzo Chigi l’abbraccio con Meloni. Colloquio di 70 minuti

Attorno alle 13 la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto Zelensky nel cortile di Palazzo Chigi. Fra i due c’è stato un abbraccio, seguito da una stretta di mano davanti alle telecamere nel cortile di Palazzo Chigi, dove Zelensky è stato accolto dal picchetto con gli onori militari. I due leader sono rimasti a colloquio, in un faccia a faccia in inglese senza interpreti, per un’ora e dieci. Alle 14.30 la colazione di lavoro allargata alle delegazioni.

L’abbraccio tra Meloni e Zelensky. I due leader sono rimasti a colloquio, faccia a faccia in inglese, per un’ora e dieci – Ansa

La premier: «Sosteniamo la formula di pace di Zelensky. Senza resa»

Nelle dichiarazioni alla stampa, Meloni ha confermato la vicinanza dell’Italia al popolo ucraino e il sostegno anche militare a Zelensky: “Continueremo a fornire sostegno, anche militare, perché l’Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida. Questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna posizione di resa”.

“A fine febbraio sono stata a Kiev” ha ricordato Meloni. “Noi abbiamo realizzato lo scorso 26 una grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina per dimostrare che la nostra nazione vuole svolgere un ruolo di primo piano per la ricostruzione e che scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina”.

“Alla pace si arriverà solo se e quando la Russia cesserà le ostilità” ha dichiarato la presidente del Consiglio, che ha rinnovato l’appello a Mosca “a fermare l’aggressione e a ritirare le truppe”. “Siamo favorevoli – ha aggiunto – ad una soluzione diplomatica del conflitto. Sosteniamo la formula di pace in 10 punti del presidente Zelensky. E riconosciamo le legittime aspirazione europee dell’Ucraina, avamposto della sicurezza dell’intero continente europeo”.

“Apprezziamo l’impegno del Papa e della Santa Sede” per arrivare alla pace, ha aggiunto Meloni. “Roma si conferma capitale della pace”.

Il grazie di Zelensky all’Italia: «Non dimenticherò mai»

“Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di essere in questo bellissimo Stato con una grande storia, sono qui per stringerle la mano e ringraziare per aver dato rifugio ai cittadini ucraini, non lo dimenticherò mai” ha detto il presidente ucraino in conferenza stampa, rivolgendosi alla premier. Zelensky ha invitato “tutti i leader politici italiani e i rappresentanti della società civile” a visitare l’Ucraina “perché quando vedrete quello che ha fatto una sola persona, quello che ha fatto Putin, capirete perché noi ci opponiamo a questo male”.

Nel pomeriggio Zelensky va in Vaticano per essere ricevuto da papa Francesco. Alle 18.30 è ospite di Bruno Vespa come protagonista dell’edizione speciale di “Porta a Porta”.

Fonte: avvenire.it

 

In copertina foto ANSA