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Yemen: Onu, liberati i 5 dipendenti rapiti da al Qaeda nel ’22

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Sanaa – I cinque dipendenti del Dipartimento per la sicurezza e la protezione delle Nazioni Unite rapiti nello Yemen nel febbraio 2022 dal gruppo terroristico Al Qaeda, sono stati liberati. Lo fa sapere l’Onu in un comunicato.

o. – Il vice portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Farhan Haq, ha identificato i cinque rilasciati come Akam Sofyal Anam, Mazen Bawazir, Bakil al Mahdi, Mohamed al Mulaiki e Khaled Mujtar Sheikh e ha indicato che secondo “le informazioni disponibili” tutti “sono in buona salute”, si legge nella nota. “Il segretario generale António Guterres è profondamente sollevato che il  calvario e l’ansia delle famiglie degli amici siano finalmente giunti al termine”, ha detto il vice portavoce delle Nazioni Unite. Guterres ha definito l rapimento è “un crimine disumano e ingiustificabile”.
Secondo quanto ricostruito dall’Onu, ieri le forze separatiste dello Yemen meridionale, sostenute dagli Emirati Arabi Uniti, hanno annunciato il rilascio di Akam Sofyal Ansm in un’operazione militare contro un covo di Al Qaeda in una zona montagnosa nella provincia meridionale di Abyan. Anam, un cittadino del Bangladesh, era stato rapito insieme a quattro compagni yemeniti da membri dell’organizzazione terroristica che hanno dirottato il loro veicolo mentre erano in missione sul campo ad Abyan nel febbraio 2022. Sei mesi dopo, Al Qaeda nella penisola arabica ha pubblicato un video di Anam che invitava la comunità internazionale e le Nazioni Unite a soddisfare le richieste dei rapitori, che chiedevano un riscatto e il rilascio dei loro membri imprigionati.
In altre occasioni al Qaeda ha rapito membri delle forze di sicurezza yemenite, oltre a civili, nella stessa area.
Sia il gruppo jihadista dello Stato Islamico che al Qaeda sono attivi nelle province meridionali dello Yemen e si scontrano per il controllo del territorio, oltre a compiere attacchi contro le forze di sicurezza con relativa regolarità. (AGI)