AGI – Il governo Draghi chiede la fiducia in Parlamento e nelle stesse ore Giancarlo Giorgetti riceve gli operai di Whirlpool e convoca per domani i rappresentanti sindacali dell’ex Ilva.
“Serietà, impegno e responsabilità” sono le promesse che il ministro dello Sviluppo economico fa ai lavoratori, venuti da Napoli per fare un presidio sotto il dicastero di via Veneto.
Un atteggiamento apprezzato da Fim, Fiom e Uilm. “Oggi il ministro dello Sviluppo economico ha avuto la sensibilita’ di incontrare i lavoratori ed i sindacati malgrado ci fosse la fiducia. Questo e’ un buon segnale di attenzione”, afferma la Fiom. “Prima del voto di fiducia, il governo ha cercato di riconquistare la fiducia del Paese e il lavoro è la via principale per farlo”, osserva la Fim. “Abbiamo apprezzato la disponibilità del ministro a riceverci immediatamente – dichiara la Uilm – ora attendiamo azioni importanti per la risoluzione di questa vertenza”.
Secondo quanto riferito dalla Fiom, Giorgetti istituirà un tavolo con il ministero del Lavoro per prorogare la data del blocco dei licenziamenti, “per allungare il tempo di copertura a tutti i lavoratori italiani per poter affrontare le crisi industriali e trovare soluzioni”.
Il ministro in un comunicato sottolinea la necessità di “mettere in campo politiche economiche di rilancio insieme con il ridisegno di un piano di ammortizzatori sociali”. “Un lavoro di squadra – assicura – che non farò da solo ma insieme con il Ministro del Lavoro”.
L’auspicio è che “già la prossima settimana possa partire concretamente un lavoro per studiare il dossier e per avviare un’interlocuzione anche con l’azienda”.
Ai sindacati ha assicurato che convocherà il tavolo al più presto e si adopererà per evitare che il 31 marzo parta la procedura di licenziamento per i 350 lavoratori di Napoli.
La segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, lo incalza: le vertenze aperte sono tante, i sindacati vogliono “un calendario molto chiaro rispetto a tutte quelle che giacciono sul tavolo del ministero da troppo tempo”.
E proprio domani, Giorgetti comincerà la riflessione sull‘acciaieria di Taranto: all’incontro saranno presenti i sindacati (compresa la leader Cisl Furlan) e i commissari di Ilva in amministrazione straordinaria ma non ArcelorMittal.
Sul tavolo la sentenza del Tar di Lecce che impone la chiusura degli impianti dell’area a caldo, sentenza contro cui presenteranno ricorso l’azienda e i commissari straordinari dell’ex Ilva.
Secondo i sindacati, la chiusura potrebbe generare “tensioni sociali ingovernabili”. Il 24 febbraio è stato proclamato uno sciopero di 24 ore per i circa 3 mila lavoratori in cassa Covid-19.
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Fonte: economia agi