Type to search

Week end prima degli esami: il toto traccia tra la guerra in Ucraina, Pirandello e la pandemia

Share

La notte prima degli esami si avvicina sempre più e il toto titolo dello scritto di italiano si fa sempre più vivace.

In pole position la guerra in Ucraina e le stragi di mafia per l’argomento attualità mentre per la traccia dedicata alla letteratura, il duello è tra Verga, Pirandello, Pascoli e Ungaretti.Il sondaggio, pubblicato dal portale skuola.net, ha coinvolto circa 3mila studenti. In aula, il prossimo 22 giugno, saranno convocati 540 mila maturandi che si dovranno quindi misurare con il primo giorno dello scritto. Per le ragazze e i ragazzi l’uso delle mascherine sarà raccomandato anche se non obbligatorio.

Nella categoria “prosa dell’800” il favorito assoluto è Giovanni Verga, indicato da 1 su 2 e con quotazioni in netta ascesa rispetto solo a qualche settimana fa. Perde, invece, appeal l’altro nome che a metà maggio condivideva il primo posto con l’autore de “I Malavoglia”: Gabriele D’Annunzio, che raccoglie comunque il 30% delle preferenze. Se Manzoni è indicato da appena l’otto per cento, gli studenti ricordano che Luigi Pirandello non esce da quasi vent’anni e per uno su cinque ci sono ottime possibilità che Verga e Italo Svevo facciano capolino.Nella sezione “poesia” la tenzone è tra Giovanni Pascoli e Giuseppe Ungaretti, entrambi selezionati da oltre uno studente su 5. Il primo è stato però raramente preso in considerazione dal Ministero rispetto al secondo che appare come un “habitué”, che potrebbe però vedersela con un altro esponente dell’ermetismo come Eugenio Montale, che dopo una crescita costante oggi si attesta al 18%, poco sotto l’accoppiata al vertice. In tantissimi (3 su 4) non chiudono la porta a un nome alternativo come quello di Magris o Giorgio Caproni: per il 42% è molto probabile che accada, per il 33% è praticamente sicuro.

Per il testo argomentativo, i ragazzi tendono a puntare su anniversari e ricorrenze storiche: se già nei giorni in cui si ricordava la morte di Giovanni Falcone oltre un quarto dei maturandi lo indicava come possibile traccia, oggi è il 41% a volerla. Ma quest’anno cadono anche i 100 anni dalla marcia su Roma, atto iniziale del regime fascista, quanto basta per farla pronosticare dal 31% degli studenti. Deboli tutti gli altri spunti: da segnalare giusto i trent’anni dal Trattato di Maastricht, con la nascita dell’Unione Europea, su cui spinge meno di 1 su 10.

Infine il 44% immagina che una traccia sarà sicuramente sulla guerra in Ucraina o, volendo allargare la visuale, sulle crisi internazionali mentre il 21% punta su Covid e post pandemia. Pochi scommettono invece sulla crisi energetica e il tema dei giovani e lavoro o, ancora, ambiente e inquinamento.

Fonte: rai news