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Wartsilia: sindacati, nessuna proroga contratti solidarietà

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“Wartsila ha chiesto ulteriore tempo per valutare la possibilità di concedere la proroga di ulteriori 6 mesi dei Contratti di Solidarietà continuando a tenere con il fiato sospeso i 300 lavoratori dell’Dct, nonostante sembrasse essere stata raggiunta l’intesa di massima a livello di territoriale con le Rsu lo scorso 21 dicembre”. Lo riferiscono Fim, Fiom e Uil in una nota, sottolineando che “nell’incontro odierno, l’azienda ha posto ulteriori e inaccettabili condizioni e richieste a Mimit, Regione Friuli Venezia Giulia e sindacati rendendo allo stato impossibile la sottoscrizione dell’accordo, un atteggiamento che non facilita il percorso”. “Le disponibilità delle organizzazioni sindacali”, si legge nel comunicato, “sono state già dichiarate e, se assunte, evitano il precipitare della situazione e i licenziamenti, ma le trattative non possono essere riaperte continuamente. In questo senso, presenteremo alcune modifiche al testo presentato dal governo che allo stato non recepisce le posizioni espresse sindacali. Ogni volta che ci si incontra con Wärtsilä in sede ministeriale sembra, come al gioco dell’oca, di ritornare al punto di partenza. E’ necessario ricordare che la multinazionale finlandese, avendo dichiarato la dismissione della produzione in Italia, non può disattendere alla sua responsabilità in merito alla realizzazione della reindustrializzazione ed alla messa in sicurezza di tutti i posti di lavoro e del sistema dell’indotto. Una responsabilità della Multinazionale e dello stesso governo per salvaguardare l’occupazione e il reddito dei lavoratori diretti e dell’indotto. Oggi, con le prime manifestazioni di interesse di alcuni importanti soggetti industriali quali Ansaldo Energia, direttamente, e Fincantieri, indirettamente, e con gli strumenti che verranno messi a disposizione dal costituendo Accordo di Programma di Trieste l’obiettivo può e deve essere raggiunto: Wartsila dovrà accompagnare questo processo e i lavoratori interessati con gli ammortizzatori sociali che sono già nelle sue disponibilità. Auspichiamo che nel prossimo incontro del 9 gennaio l’azienda ritorni al tavolo con spirito costruttivo e maggior buonsenso”. (AGI)
MAU