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Wall Street aggiorna i record, occhi su Fed e prezzi

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AGI – Nuova seduta da record per Wall Street, con il Dow Jones e lo S&P 500 che per la seconda giornata consecutiva aggiornano i massimi storici, mentre continua il momento di fiacchezza del Nasdaq. A sostenere la borsa di New York un dato sull’inflazione che segnala come il caro-prezzi possa aver raggiunto il picco, mentre i settori legati alla crescita economica sono avanzati sulla scia del passaggio di una grande legge sulle infrastrutture.

Dopo le indicazioni di oggi, che mostrano un indice dei prezzi salito dello 0,5% a luglio dopo lo 0,9% di giugno, gli occhi sono puntati sulla Fed, al cui interno è vivace il dibattito su quando far partire il tapering, ovvero il ritiro del piano da 120 miliardi di acquisti al mese che la banca centrale ha messo in campo per sostenere l’economia davanti al Covid.

Oltre a diversi esponenti della stessa Federal Reserve, a partire dal presidente di quella di Dallas che ha chiesto di avviare la manovra ad ottobre, oggi, sia pur incidentalmente, ne ha parlato anche il presidente Joe Biden. L’inquilino della Casa Bianca ha detto di guardare attentamente all’andamento del prezzi e si è detto fiducioso che la “la Federal Reserve prenderà la misure appropriate se e quando necessario”. A preoccupare Biden è in particolar modo l’aumento dei prezzi dei carburanti, al punto che da Washington il governo statunitense sta facendo pressione sui paesi dell’Opec+ perché aumentino la produzione per raffreddare il prezzo del petrolio. Questa posizione ha dapprima fatto scendere il greggio, ma poi, dopo che la Casa Bianca ha corretto il tiro sulla propria ‘richiesta’, ha visto il barile salire e guadagnare oltre l’1%. Alla borsa di New York, con gli investitori confortati dal dato sull’inflazione, il Dow è salito dello 0,63%, a 35.485 punti, l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,25%, a 4.447 e il Nasdaq è sceso dello 0,16% a 14.764 punti.

Il dato, secondo diversi osservatori, lascia più margine alle colombe all’interno della Fed per mantenere più a lungo gli stimoli all’economia, ma sono ormai diversi i membri del Fomc, il braccio operativo della banca centrale statunitense, a parlare apertamente delle tempistiche del tapering. Per Robert Kaplan, che guida la sede di Dallas, dovrebbe essere annunciato il mese prossimo e partire a ottobre, con una durata di 8 mesi. Agire presto su questo fronte, ha spiegato, permetterebbe alla Federal Reserve di essere più paziente sui tassi.

Difficilmente indicazioni arriveranno già fra due settimane, quando, al simposio economico di Jackson Hole, nel Wyoming, ci sarà un atteso discorso del presidente della Fed, Jerome Powell.

Source: agi


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