La sonda spaziale Voyager 1 è nuovamente afflitta da un problema rilevato negli scorsi giorni che non permette di ricevere dati diagnostici o scientifici utilizzabili. Gli ingegneri sono al lavoro per cercare di risolverlo il prima possibile.
Le sonde spaziali Voyager 1 e Voyager 2, nonostante gli anni passati dal lancio (e dalla loro più prolifica fase operativa) rimangono due missioni iconiche che sono entrate nell’immaginario collettivo unendo generazioni di appassionati di Spazio ed esplorazione spaziale ma anche fornendo dati utili agli scienziati. Attualmente le due sonde stanno funzionando con diversi strumenti spenti e “sprecando” meno energia possibile così da poter resistere ancora qualche anno prima del definitivo spegnimento.
Dopo anni esposte alle condizioni estreme dello Spazio e avendo superato ampiamente la vita operativa stimata in precedenza, che ci siano problemi ogni tanto è da tenere in considerazione e deve essere considerato un fatto “normale”. Recentemente un aggiornamento software dovrebbe aver permesso di estenderne la vita operativa. In precedenza la sonda Voyager 2 aveva riscontrato un problema (poi risolto) e ancora prima è stata la Voyager 1 ad avere un inconveniente. Proprio quest’ultima sonda spaziale è nuovamente soggetta a una problematica sulla quale gli ingegneri stanno lavorando per risolverla.
Voyager 1 ha un nuovo problema, si tenta di risolverlo
Secondo quanto riportato dal JPL e dalla NASA la sonda spaziale Voyager 1 ha un nuovo problema a uno dei tre computer di bordo. Si tratta di quello che gestisce i dati del sistema di volo e che viene chiamato flight data system o FDS. Pur ricevendo i dati dalla Terra attraverso il Deep Space Network l’FDS non riesce a comunicare correttamente con l’unità deputata alla trasmissione dei dati verso il nostro Pianeta (chiamata telecommunications unit o TMU).
Questo comporta che Voyager 1 non possa inviare dati ingegneristici o dati scientifici rendendo complicata anche la diagnosi stessa del problema. Sempre stando al rapporto dell’agenzia attualmente la TMU starebbe inviando una parte di codice binario ripetuto (in loop) senza però che questo abbia effettivamente significato.
Inizialmente gli ingegneri hanno quindi vagliato diverse possibili cause risalendo al fatto che il problema non fosse legato alla TMU quanto piuttosto all’FDS. La prima operazione è stata quella di riavviare il sistema FDS per permettere di ripristinare la condizione prima del verificarsi del blocco. Voyager 1 però non sta inviando dati corretti e utilizzabili.
Attualmente gli ingegneri stanno pensando ad altri piani operativi per una risoluzione. ma ci potrebbero volere “diverse settimane” prima di avere una soluzione. Nel frattempo la sonda spaziale continuerà a viaggiare nello Spazio mentre le comunicazioni ci mettono circa 22 ore e 33 minuti per raggiungere Voyager 1 dalla Terra e l’attesa dura altrettanto per la risposta (del resto si trova a ben 24 miliardi di chilometri).
di Mattia Speroni – fonte: https://www.hwupgrade.it/