AGI – “L’appello arriva in modo corale dalla saggezza dei giovani e chiede un cambio di marcia nelle politiche dì sviluppo economico. È un’occasione storica che non possiamo mancare, nel momento in cui ci usciamo dalla pandemia” ha detto il sindaco dì Venezia Luigi Brugnaro. Venezia, “la più antica città del futuro”, che proprio quest’anno compie 1600 anni, risponde offrendosi come modello, un case-history di resilienza ai cambiamenti climatici. E forse anche dì più, candidandosi al ruolo di Capitale mondiale della Sostenibilità, sostenuta da Comune, Città Metropolitana, Regione Veneto, Governo nazionale e dal Padiglione Italia dì Expo 2020 Dubai, in cui la proposta ha preso vita.
Nel terzo giorno dì Expo 2020 Dubai e nella settimana dedicata a clima e biodiversità, il Padiglione organizza un’intera giornata per la salvaguardia della più famosa città lagunare al mondo. E l’evento case in una curiosa ricorrenza. “Esattamente il 3 ottobre di un anno fa il Mose ha funzionato per la prima volta e Venezia è rimasta all’asciutto. Da allora è entrata in funzione 20 volte, intanto già ci prepariamo al primo sollevamento dell’acqua della stagione prevista forse per martedì o poco dopo.” ha detto la Commissaria Straordinaria del Governo per il Mo.S.E. (“Modulo Sperimentale Elettromeccanico”) Elisabetta Spitz.
#Expo2020 | Il #MoSE è un cantiere, va completato perché non rappresenta solo la salvaguardia di #Venezia ma anche un modello che possiamo esportare in altri Paesi che hanno realtà simili.
La nostra ingegneria a servizio dell’Italia e della difesa delle città costiere del mondo. pic.twitter.com/Qcgf0bO6Dc
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro)
October 3, 2021
Se Venezia quindi vuole essere un modello, il Mose è un’opera che appare già esportabile nelle tante altre città del mondo che fronteggiano gli stessi problemi, da Shanghai a New York. A partire dalle coste degli Emirati, con città come Dubai e Abu Dhabi (chiamata, non a caso, la Venezia d’Arabia, per le tante isole che la compongono) minacciate “dai più grandi shock climatici del futuro”, ha detto il Commissario Expo Paolo Glisenti. Il Mose è un progetto “unico al mondo, composto da 78 paratoie indipendenti” ha ricordato il ministro Giovannini, “In passato ci sono state disattenzioni, problemi tecnici, Questo governo si è impegnato su Venezia come nessun altro. La fase di sperimentazione si concluderà entro il 2022/2023.”
Certo è che oggi Venezia vuole essere anche modello internazionale di collaborazione tra enti pubblici, istituzioni, accademia e forze imprenditoriali. La Rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello ha ricordato le sinergie che esistono a riguardo con le altre Università della Via della seta. Sul palco poi sono intervenuti anche i rappresentanti di Snam con l’amministratore delegato Marco Alverà ed Eni con la responsabile R&D Business Partner Energy Evolution Francesca Ferrazza a dimostrare l’impegno della major dell’energia, presenti sul territorio, in dialogo con le istituzione per accelerare il percorso di decarbonizzazione. “Idrogeno, chiusura del ciclo dei rifiuti, recupero oli fritti e plastiche per non inquinare i mari, mobilità sostenibile sono le azioni concrete già messe in atto e che si svilupperanno ancora di più nei prossimi anni. Lavoriamo uniti, facciamo squadra” ha concluso Brugnaro.
Source: agi