Roma, 5 dicembre 2015 – “A pagarne le conseguenze sono sempre e soltanto i “risparmiatori-azionisti”, siano essi le famiglie che le imprese, mentre rimangono sostanzialmente impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la Banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori. Sono migliaia i casi dove emerge, nei rapporti con i clienti, l’usura bancaria e l’anatocismo”.
I vertici di Confedercontribuenti, in testa il presidente Carmelo Finocchiaro e il Vice Alfredo Belluco sono infuriati dopo la notizia della delibera del CDA di Veneto Banca, che farà perdere a migliaia di azionisti ben l’81% del valore delle loro azioni. Un colpo al risparmio di migliaia di famiglie e imprese. Valore passato da 39,50 euro per azione dei mesi precedenti ad appena 7,3 euro di oggi.
“Noi non ci fermeremo” – aggiunge Alfredo Belluco – “proprio in queste ultime settimane, insieme ad altre associazioni e con in testa Don Enrico Torta, presidente onorario di Confedercontribuenti Veneto, abbiamo chiamato alla mobilitazione migliaia di azionisti e il nostro ufficio legale nazionale sta valutando anche una eventuale azione penale nei confronti degli amministratori passati e presenti. Una situazione che colpisce soprattutto il Veneto e i veneti in maniera drammatica. Fra l’altro il decreto “salvabanche” potrebbe riservare un’altra beffa agli azionisti che comunque volessero recedere, perchè Bankitalia potrebbe anche limitare questo diritto se si intacca la solidità del capitale sociale. Insomma beffa dopo beffa il risparmio italiano va in fumo in nome e per conto di un sistema che favorisce il potere bancario rendendolo immune da responsabilità. Insomma vale la pena definirlo un sistema di “stampo bancario”.