La sorella di Victor Shaw ha urlato a lungo il suo nome, mentre in fumo invadeva le strade di Altadena e le fiamme avanzavano in questo sobborgo di villette a nord di Pasadena, una ventina di chilometri dal centro di Los Angeles. Lo ha urlato e urlato, finché il fratello non è uscito sul portico e le ha detto di andar via: lui sarebbe rimasto a proteggere la loro casa dal fuoco.
Lo hanno trovato alcune ore dopo, sul vialetto della villetta devastata dal rogo, un tubo da giardinaggio ancora stretto in pugno: con quello avrebbe voluto fermare la furia delle fiamme che hanno già ucciso altre quattro persone.
Victor Shaw aveva ignorato anche gli ordini dei pompieri che gli chiedevano di fuggire, ha detto sua sorella Shari all’emittente locale KTLA. Vivevano insieme e lui, 66enne, era determinato a non lasciare che il fuoco si prendesse la casa di famiglia.
“Mi sono guardata alle spalle e la casa stava iniziando a prendere fuoco. Sono scappata e l’ho lasciato lì” ha raccontato.
È stato il vicino a trovare il corpo: dopo che l’incendio aveva travolto il quartiere e non era rimasto più niente da bruciare, Al Tarner è tornato nella proprietà ridotta a un mucchio di cenere e tizzoni fumanti. “Stava cercando di salvare la casa che apparteneva alla sua famiglia da più di mezzo secolo”, ha detto a KTLA.
Migliaia di ettari sono andati a fuoco a nord di Los Angeles, con circa 1.500 edifici rasi al suolo e un gran numero di persone sono rimaste ferite, molte perché non hanno dato ascolto agli avvertimenti dei vigili del fuoco che hanno ordinato a oltre 100 mila persone di lasciare le loro case. (AGI)