Washington, 11 ago. – Schizza a livello record il prezzo del succo d’arancia negli Stati Uniti, a causa degli uragani e della patologia batterica cosiddetta del drago giallo, che hanno devastato i raccolti.
I contratti a termine sul succo d’arancia congelato e concentrato con consegna a settembre sono balzati alla borsa di Chicago sui 3 dollari la libbra (circa 450 grammi). Secondo l’analista Jack Scoville, non è escluso che il prezzo possa salire fino a 3 dollari e mezzo.
Gli agricoltori della Florida, secondo produttore mondiale di succo d’arancia dopo il Brasile, hanno subìto due uragani consecutivi, Ian e Nicole, alla fine del 2022. “Le nostre arance in Florida sono arance da succo. Grossomodo, il 90% dei nostri frutti vanno in fabbrica per essere spremuti”, ha detto Mathew Joyner, che è alla guida della federazione di produttori Florida Citrus Mutual, che ne raccoglie circa duemila.
Agli uragani si è aggiunta la patologia del drago giallo o
Huanglongbing (HLB), veicolata da più di 15 anni da un insetto degli agrumi di origine asiatica. Gli alberi infettati producono frutti che s’induriscono, inverdiscono e diventano inadatti al consumo. “Non c’è nulla da fare, non si conoscono rimedi. Si possono soltanto spargere gli alberi di un prodotto chimico che previene la patologia. Altrimenti non resta che uccidere l’albero, sradicarlo e ripiantarne un altro” spiega
Jack Scoville.
Secondo il Dipartimento americano dell’agricoltura, a luglio la produzione nazionale di arance si avviava a un crollo del 25% a 2,3 milioni di tonnellate, il livello più basso in cinquantasei anni. La produzione di succo registrerebbe invece un dimezzamento a 85 mila tonnellate, che si scontra con una domanda cresciuta dopo la pandemia di Covid-19, per l’apporto vitaminico attribuito alla bevanda. (AGI)