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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha revocato le autorizzazioni di sicurezza al suo predecessore Joe Biden, alla vice presidente Kamala Harris e a diversi ex funzionari senior della Casa Bianca e della sicurezza nazionale. Nell’elenco c’è anche l’ex segretario di Stato e candidata alla presidenza, sconfitta nel 2016 proprio da Trump, Hillary Clinton, insieme al segretario di Stato di Biden, Antony Blinken, e al consigliere per la sicurezza nazionale Jacob Sullivan.
In un memo indirizzato ai responsabili delle agenzie, Trump ha affermato che ai funzionari nominati non sarà più consentito l’accesso al materiale classificato.
Gli ex presidenti degli Stati Uniti e i funzionari della sicurezza nazionale tradizionalmente mantengono un’autorizzazione per cortesia, e alcuni la trovano utile per cercare lavoro presso appaltatori privati. Ma Trump, che continua a sostenere falsamente che Biden ha tramato e imbrogliato per vincere le elezioni del 2020, è ancora ostile con il suo predecessore e spesso si scaglia contro di lui. Lo stesso Trump è stato indagato per aver violato le norme di sicurezza durante il periodo tra il suo primo e il suo secondo mandato, conservando documenti classificati della Casa Bianca nel suo resort di Mar-a-Lago. L’indagine è stata chiusa dopo la vittoria di Trump. Molti degli individui sulla lista di Trump sono politici di alto profilo, in particolare del partito democratico, ma è stata nominata anche l’ex parlamentare repubblicana e critica di Trump, Liz Cheney.
Fiona Hill, analista dell’intelligence di origine britannica che ha prestato servizio sia sotto l’amministrazione democratica che repubblicana, anche come consigliere alla Casa Bianca di Trump, è presa di mira. È affiancata dall’ex collega Alexander Vindman, un ufficiale anziano in pensione dell’esercito americano nato a Kiev che è caduto in disgrazia con Trump dopo aver espresso preoccupazioni sui contatti della Casa Bianca con la Russia. (AGI)
GIN
