Per ora il Washington Post lo definisce qualche “sopracciglio inarcato” ma l’eccessivo protagonismo di Elon Musk, definito ormai ‘first buddy’, comincia a causare irritazione nello staff del presidente eletto Donald Trump. Sono due i fatti salienti nelle ultime ore: un post su X in cui ha elogiato il presidente argentino, Javier Milei, per la scelta di tagliare i dazi sulle importazioni (politica opposta a quella promossa da Trump) e, ritenuto più grave, il post in cui sostiene Howard Lutnick per il ruolo di segretario al Tesoro, definendola una scelta migliore rispetto a quella di Scott Bessent. (AGI)
BRA