Gli avvocati di Sean “Diddy” Combs hanno presentato una mozione in tribunale accusando il governo degli Stati Uniti di aver fatto trapelare alla stampa un video del magnate dell’hip-hop che picchia la sua ex fidanzata e altri che potrebbero essere usati come prova contro di lui.
Come riportato dalla CNN, gli avvocati hanno chiesto al giudice di vietare l’uso di questi video come prova nel futuro processo contro Sean “Diddy”.
L’istanza presentata al tribunale del Distretto Sud di New York, che si sta occupando del caso, si riferisce al video registrato da una telecamera di sicurezza di un hotel nel 2016 e pubblicato dalla CNN che mostra Combs che trascina e prende a calci la sua allora fidanzata Cassie Fortune. Gli avvocati di Combs hanno accusato il governo di aver fatto trapelare quel video alla CNN, sebbene secondo la rete non abbiano fornito prove a sostegno di queste affermazioni.
Il rapper 54enne, detenuto a Brooklyn, è indagato per tratta di esseri umani e abusi sessuali. Il suo arresto è seguito alle denunce di diverse donne per abusi sessuali e stupri.
Nella mozione gli avvocati accusano Combs di aver allertato i media sulle perquisizioni effettuate a marzo nelle sue ville a Los Angeles e Miami e che le fughe di notizie condizionano “la giuria e privano Combs del suo diritto a un giusto processo”.
Gli avvocati del rapper hanno chiesto al giudice di imporre un ordine di censura che proibisca al governo di fornire ai media informazioni sulle prove del caso.
Il motivo per cui il team di legali ha tirato in ballo il governo è che secondo la difesa del rapper le fughe di notizie provengono da agenti del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, la cui divisione Investigativa per la Sicurezza Nazionale ha effettuato le perquisizioni, e non dai pubblici ministeri. (AGI)