“Non c’è mai stato un momento più pericoloso di questo dai tempi dell’Olocausto per essere ebrei in America”. Il Wall Street Journal ha citato un passaggio dell’intervento di sabato fatto da Donald Trump per rilanciare l’allarme anti-semitismo negli Stati Uniti, nel giorno in cui a Chicago, sede della convention Democratica, decine di migliaia di manifestanti si raduneranno attorno al perimetro dell’area dell’evento politico per chiedere la fine dei bombardamenti a Gaza da parte di Israele. Con un editoriale firmato dal “board” del giornale, il quotidiano finanziario newyorkese ha ricordato quanto sia stato sconvolgente “sentire cori nei campus universitari americani celebrare Hamas e invocare la distruzione di Israele”. “Gli studenti ebrei – continua – sono stati ostracizzati dalle elite studentesche e gli ebrei attaccati per strada. Il fatto peggiore è che questo comportamento è stato troppo spesso tollerato o persino giustificato in nome dell’opposizione all’azione difensiva di Israele a Gaza e in altre parti del Medio Oriente”. Trump, ha ricordato il Wall Street Journal, sostiene che Kamala Harris “avesse respinto la candidatura del governatore della Pennsylvania Josh Shapiro a vice perché ebreo”. “Non c’è la prova per sostenere questa affermazione – continua il fondo – ma è plausibile che Shapiro sia stato respinto perché la sua visione pro-Israele avrebbe potuto aumentare le possibilità di proteste contro Israele alla convention di Chicago”.
“Harris – aggiunge – non vuole turbare la sinistra democratica pro Palestina”. Il Wsj si chiede se questa scelta pagherà nelle prossime ore, ma “aiuterebbe” se la vicepresidente e candidata democratica alle elezioni di novembre “denunciasse le voci nel suo partito contro Israele e, in modo crescente, antisemite”. “Questo tempo così pericoloso per gli ebrei – conclude – lo diventerà ancora di più a meno che i leader non si oppongano agli odiatori”. (AGI)