Dopo il grande successo del concerto a Campovolo del 2022, nasce dalla musica la Fondazione che ha come mission la prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne. Presidente onorario è Fiorella Mannoia che si prepara a tornare sul palco dell’Arena di Verona il 26 settembre con tanti colleghi, per raccogliere nuovi fondi
Di Silvia Gianatti
Dalla Casa Internazionale delle Donne di Roma, simbolo del movimento femminista, dove si svolgono ogni giorno consulenze e attività di supporto alle donne, Fiorella Mannoia annuncia la nascita della Fondazione Una Nessuna Centomila e il raddoppio del grande concerto benefico dell’11 giugno 2022, che vuole diventare un evento fisso annuale. Una chiamata alle armi del mondo musicale e artistico, per un’emergenza quotidiana che si vuole combattere ma soprattutto prevenire. La musica sarà il collante fondamentale, la finalità tenere viva l’attenzione sulla tematica tanto urgente quanto quotidiana. Il 26 settembre all’Arena di Verona saliranno con lei sul palco Alessandra Amoroso, Annalisa, Samuele Bersani, Bruonori Sas, Elodie, Emma, Francesca Michielin e Tananai. E altri ancora da annunciare.
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Non più solo le donne protagoniste, ma spazio al nuovo mondo musicale, per coinvolgere tutti. «Dopo il concerto di Campovolo dell’anno scorso, il più grande nel mondo contro la violenza sulle donne, di fronte a quelle centomila persone e quei proventi destinati ai sette centri antiviolenza che avevamo selezionato, ci siamo resi conto che il nostro aiuto non poteva finire lì. La violenza sulle donne non trova soluzione, anzi le cose stanno peggiorando, ci siamo interrogate su che cosa potevamo fare. E allora abbiamo deciso di fondare la prima fondazione che nasce da un concerto. Dalla musica. Realizzato insieme a Friends & Parnter per raccogliere fondi», racconta Fiorella Mannoia. Due milioni e centoventimila euro raccolti l’anno scorso, devoluti a sette centri del Sud Italia, l’obiettivo di devolvere l’intero ricavato del concerto quest’anno, coprendo a parte ogni costo di produzione e organizzazione. «Deve essere una boccata di ossigeno per centri attivi quotidianamente. Dobbiamo aiutare le operatrici che lavorano sul campo e solo così possiamo aiutare le donne che chiedono aiuto. Dobbiamo trovare un’autonomia finanziaria per loro», aggiunge la Mannoia.
L’Italia è scivolata al 73 esimo posto della classifica del gender gap, ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa, una donna su tre non ha lavoro, il 37 per cento delle donne non ha un conto intestato, la cura della famiglia è a carico delle donne, meno del 33 per cento è la copertura degli asili nido: questi i numeri a esplicitare la problematica. Da qui l’urgenza di far nascere la Fondazione a cui stanno già aderendo i primi nomi dello spettacolo: Caterina Caselli, Paola Cortellesi, Massimiliano Caiazzo e Edoardo Leo tra i primi che hanno aderito alla fondazione che si propone di arrivare a tutte le generazioni. In sala c’è anche Anna Foglietta che presta la voce al video di presentazione: «La sento come una chiamata alle armi gentili. È il momento di affrontare questa questione». Ogni giorno e sul grande palco di Verona, tutti insieme.