AGI – Si chiama Peggy, è un cane pastore diventato sordo e abbandonato alla Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), un ente di beneficenza che opera in Inghilterra e nel Galles promuovendo il benessere degli animali, e che ha imparato a reagire alla lingua dei segni.
Descritto in un approfondimento su BBC news, il caso di Peggy dimostra le doti intellettive dei cani anche in caso insorgano difficoltà fisiche. La cagnolina è un collie che nel 2018, dopo aver perso l’udito, è stata consegnata all’ente di beneficenza, dove lavorava Chloe Shorten, che l’ha adottata e portata al proprio terreno.
“Sapevamo che Peggy voleva lavorare – afferma Shorten – abbiamo iniziato a insegnarle il linguaggio dei segni e a introdurla agli altri due cani da pastore che avevamo”. Gli educatori hanno iniziato insegnando alla cagnolina a guardare le mani.
“Abbiamo usato rinforzi ripetitivi e positivi, e invece di abbinare un comando verbale a un’azione – continua l’esperta – usavamo un gesto”. Con l’aiuto di un addestratore di cani da pastore, Peggy ha imparato a comprendere le indicazioni e a capire l’affetto e il riconoscimento dei nuovi padroni, manifestati tramite una serie di gesti. La cagnolina ha ora dieci anni e spesso si lancia in corse forsennate per il terreno degli Shorten, tanto che i proprietari le fanno indossare un localizzatore GPS perché, non sentendo i richiami, tende lasciarsi trasportare dall’euforia.
“È incredibile vederla con questa nuova prospettiva di vita – conclude Chloe Shorten – è la dimostrazione che si possono insegnare nuove nozioni a un cane nonostante la sua età o le sue difficoltà fisiche”.
(Valentina Di Paola)
Source: agi