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Uffizi: Boboli giardino dei sensi grazie a percorso sensoriale

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Presto Boboli diventerà un museo all’aperto da toccare e ascoltare, offrendo una innovativa esperienza tattile e multi-sensoriale nei sui angoli verdi. Il progetto Giardino dei sensi, ideato dall’associazione Culturaepiù in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, prevede infatti l’apertura di un percorso permanente volto a rendere il polmone verde del cuore di Firenze accessibile e pienamente fruibile  anche a persone cieche e ipovedenti.
L’area selezionata è il Giardino della Botanica Superiore. Il visitatore potrà, dopo aver scaricato un’apposita applicazione, collegare il suo smartphone ad un bastone dotato di strumentazione ad hoc ed ascoltare una narrazione dettagliata sulla cura del luogo e percepire suoni della fauna del giardino nelle diverse stagioni. L’esperienza olfattiva sarà amplificata dall’audio-descrizione ma anche dalla possibilità di accarezzare cortecce, foglie e fiori e l’acqua di apposite vasche disposte lungo il tragitto. Durante il percorso, suddiviso in quattordici punti di interesse, chiamati stazioni sensoriali, ogni visitatore sarà inoltre accompagnato da una ‘guida sensoriale’, una nascente figura sociale il cui ruolo è quello di offrire sostegno e assistenza durante l’esperienza.

Il progetto, creato con l’intento di ampliare l’accessibilità del giardino, permetterà a chiunque di poter estendere la propria percezione dell’ambiente botanico e, concentrandosi sull’insita armonia del percorso nella natura, trovare respiro dalla caotica e rumorosa vita cittadina.
Sarà possibile fruire del Giardino dei Sensi a partire dalla primavera del 2024 secondo un calendario che verrà pubblicato sul sito delle Gallerie degli Uffizi.
Per il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Boboli è di tutti, e dunque anche chi ha oggettive difficoltà deve poterne sentire e vedere la bellezza. Inoltre mi chiedo: quanti veramente, tra i visitatori, avvertono i profumi del giardino, o si soffermano sulla forma delle foglie, o ne ascoltano il diverso frusciare a seconda della forma o dell’intensità della brezza? Quanti danno per scontata l’armonia sensoriale di quel luogo? L’iniziativa che ora mettiamo in atto deve servire a capire meglio il ‘capitale naturale’ di questo luogo e a goderne i privilegi, attraverso gli occhi dell’anima.”(AGI)
MAV