“Mettiamo fine all’ipocrisia, all’ingenuità e alla malafede: l’Ue ha già difficoltà a funzionare con 27 membri. Senza riforme e con 35 Stati, finirebbe per essere completamente paralizzata. Quindi niente totem e niente tabù: la revisione dei Trattati è ‘inevitabile’ se vogliamo avere una vera politica estera, una difesa comune, una democrazia europea più forte ed efficace, una nuova politica di investimenti e una Unione allargata senza alcuno spazio per ricatti o veti”. Lo ha detto Sandro Gozi nel corso del dibattito in Plenaria a Strasburgo sulle proposte del Parlamento europeo per la modifica dei trattati.
“L’Unione Europea – ha aggiunto l’eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo – non ha alcuna influenza sugli affari mondiali. Senza una riforma, rischia di essere esclusa in modo permanente dal tavolo dei negoziati. E se non ci si siede al tavolo, in politica internazionale, si finisce nel menu”. Per Gozi “che l’opinione pubblica non sia interessata a questi temi è una falsità. La gente si domanda chi pagherà per l’integrazione dell’Ucraina e dei Balcani nella Ue o che ne sarà dei fondi europei che riceve per la sua azienda agricola o per la sua regione. Dobbiamo porci il problema su come rispondere a queste domande e su come finanzieremo le nuove sfide comuni della sicurezza, del clima o dell’innovazione”.
“Chiediamo dunque al Consiglio di decidere ora di avviare una revisione dei Trattati nel 2025, in modo da discuterne durante le elezioni europee e lavorarci durante il nuovo ciclo politico europeo. Riformare l’Unione per unificare il continente è il senso del nostro impegno. Per onorare il coraggio dei padri fondatori, dobbiamo assumerci tutte le nostre responsabilità di figli rifondatori”, ha concluso. (AGI)
BRA