“Non è questo il tempo degli egoismi, perché la sfida che stiamo affrontando ci accomuna tutti e non fa differenza di persone. Tra le tante aree del mondo colpite dal coronavirus, rivolgo uno speciale pensiero all’Europa”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso del messaggio di Pasqua, prima della benedizione Urbi et Orbi.
“Dopo la Seconda Guerra Mondiale, questo amato continente è potuto risorgere grazie a un concreto spirito di solidarietà che gli ha consentito di superare le rivalità del passato”, ha ricordato a Bruxelles e alle capitali dell’Unione, parlando dai cancelli di fronte all’Altare della Confessione di San Pietro.
“È quanto mai urgente, soprattutto nelle circostanze odierne, che tali rivalità non riprendano vigore, ma che tutti si riconoscano parte di un’unica famiglia e si sostengano a vicenda”, ha avvertito.
“Oggi l’Unione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero. Non si perda l’occasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative. L’alternativa è solo l’egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni”.
“In considerazione delle circostanze, si allentino le sanzioni internazionali che inibiscono la possibilità dei Paesi che ne sono destinatari di fornire adeguato sostegno ai propri cittadini e si mettano in condizione tutti gli Stati di fare fronte alle maggiori necessita’ del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli piu’ poveri”.
Vedi: "Ue egoista, in gioco il futuro del mondo". Il messaggio di Papa Francesco
Fonte: cronaca agi