Nove Stati dell’Ue non hanno firmato la dichiarazione congiunta sulla continua promozione dei diritti umani delle persone Lgbtiq presentata dalla presidenza belga di turno dell’Ue. L’Italia è tra i nove, nella lista insieme a Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Ungheria.
Gli Stati firmatari della questa dichiarazione – sono diciotto – si impegnano in particolare ad attuare le strategie nazionali Lgbitq e a sostenere la nomina di un nuovo Commissario per l’Uguaglianza quando sarà formata la prossima Commissione. Invitano inoltre la Commissione a perseguire e attuare una nuova strategia per migliorare i diritti delle persone Lgbtiq durante la prossima legislatura, stanziando risorse sufficienti e collaborando con la società civile.
La dichiarazione è stata proposta come testo conclusivo di una conferenza di alto livello organizzata a Bruxelles in occasione dell’Idahot, la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. (AGI)
BRA