La proposta di una tregua sugli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine da parte delle parti in conflitto, sostenuta durante un colloquio tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump, ispira un cauto ottimismo, poiché la centrale nucleare di Zaporizhzhia è da tempo oggetto di attacchi da parte delle truppe ucraine, ha detto a Ria Novosti Yevgenia Yashina, direttrice delle comunicazioni della centrale nucleare di Zaporizhzhia, controlla dai russi dai primi giorni dell’invasione su vasta scala.
Putin e Trump hanno parlato al telefono ieri; il Cremlino ha riferito che, durante la conversazione, il presidente russo Vladimir Putin ha appoggiato la proposta di Trump secondo cui le parti in conflitto in Ucraina si asterranno da reciproci raid sulle infrastrutture energetiche per 30 giorni e ha dato ordine all’esercito russo di attuarla.
“Gli accordi di non colpire le infrastrutture energetiche ispirano un cauto ottimismo. Abbiamo detto più di una volta che né i residenti di Energodar né la centrale nucleare di Zaporizhzhia dovrebbero diventare il bersaglio di attacchi terroristici. Voglio credere che gli accordi, nonostante l’esperienza precedente, saranno rispettati”, ha affermato Yashina. (AGI)