L’ultimo video inedito della vittima in vita, atti giudiziari mai divulgati, video del killer mai diffusi integralmente e testimonianze inedite. Dopo il successo del podcast di Pablo Trincia, pubblicato per i trent’anni dalla scomparsa di Elisa Claps, il 12 settembre 1993 a Potenza, il caso della sedicenne ritrovata mummificata nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza diventa una docuserie Sky Original con Pablo Trincia ancora volto e voce del racconto, e la direzione di Riccardo Spagnoli che ne firma insieme a lui la scrittura. “Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps – La serie” ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre, con due episodi per serata, la docuserie arriverà in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries, in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand. Al centro dell’inchiesta, la ricostruzione di una nuova verità che passa soprattutto attraverso il racconto dei protagonisti che riportano informazioni dirette sui fatti, materiale video mai diffuso e documenti processuali accessibili, ma che nessuno fino a oggi, inspiegabilmente, aveva mai richiesto e ottenuto. Oltre a scandagliare la psicologia dell’assassino Danilo Restivo e la storia dei suoi guai giudiziari in Inghilterra, Pablo Trincia ricostruisce l’intera vicenda cercando di restituire al pubblico anche chi fosse Elisa Claps nella vita di tutti i giorni nonchè la dignità e la tenacia con cui, in questi anni, la sua famiglia ha affrontato quanto accaduto, continuando a cercare la verità. La docuserie, prodotta da Sky Italia e Sky TG24 e realizzata da Chora Media, è un lavoro di ricostruzione dei fatti, pensato sin dall’origine come un continuum fra la forma di racconto del podcast e quella del documentario. La versione audio, disponibile sin dalla fine di agosto, ha raggiunto e mantenuto nel primo mese di lancio la vetta della classifica Top Podcast di Spotify, riportando al centro del dibattito pubblico uno dei casi di cronaca più oscuri del nostro Paese. Ancora oggi è fra i primi dieci podcast più ascoltati e disponibile su tutte le piattaforme. “L’idea è nata per caso durante una riunione di redazione in cui una collega l’ha citato tra i possibili casi da trattare”, spiega Pablo Trincia che aggiunge: “È stato un viaggio incredibile in due città, Potenza e Bournemouth, in una saga che sembra non finire mai, piena di dettagli, di colpi di scena, di sviste inaccettabili. È anche stato un viaggio nel dolore di una famiglia perbene, la famiglia Claps, che dopo 30 anni è ancora alle prese con questa storia e con la riapertura della chiesa dove la loro figlia e sorella è stata uccisa e nascosta”. “Quando mi hanno chiesto di curare la regia e la scrittura di questa docuserie l’ho subito ritenuta una proposta molto interessante”, dichiara Riccardo Spagnoli, che racconta come dopo aver approfondito la storia e “aver preso coscienza della enorme quantità di materiale inedito che avevo a disposizione, ho deciso di adottare un approccio registico molto essenziale per dare maggior importanza ai racconti dei protagonisti e alle immagini mai trasmesse prima”. I tempi narrativi e di montaggio sono stati bilanciati alternando parti più distese, nelle quali il racconto si fa più descrittivo mettendo in risalto il materiale esclusivo, ad altre parti decisamente più serrate, nelle quali il ritmo incalzante accompagna lo spettatore nello svolgersi della vicenda. Oltre alle interviste, la docuserie presenta anche una parte di inchiesta sul campo. “Con ‘Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps’ volevamo creare qualcosa di nuovo, ampliando ancora di più la proposta editoriale di Sky TG24”, afferma il direttore Giuseppe De Bellis. “La drammatica storia di Elisa lascia ancora molte domande senza risposte, soprattutto da parte di chi sarebbe stato deputato a darle. E una testata come la nostra ha il dovere, sempre, quando ne ha l’occasione, di sottolinearlo”. (AGI)
MIK/ARI