Type to search

Turismo:Pro.loca.tur segnala ad Antitrust ‘caso’ affitti Bologna

Share

Pro.loca.tur ha segnalato all’Antitrust la decisione del comune di Bologna che prevede che i nuovi alloggi da destinare ad affitto turistico non possano avere una superficie inferiore ai 50 metri quadrati. Si tratta della delibera approvata dal Consiglio comunale l’8 aprile scorso che prevede, tra l’altro, una grandezza minima di 50 mq per lʼunità immobiliare abitativa (compresi i monolocali) destinata ad uso turistico ricettivo, in tutta la “città storica” cioè una parte molto ampia del Comune di Bologna che si estende anche oltre il Centro Storico. Questa decisione, spiega il presidente di Pro.loca.tur (l’associazione proprietari alloggi dati in locazione breve) Dario Pileri, colpisce “solo le attività turistiche svolte in unità immobiliari a destinazione abitativa e determina un ingiusto vantaggio per tutti gli altri attori della ricettività turistica, quali ad esempio gli hotel, ostelli, case per ferie, etc”. Infatti, prevedendo “criteri specifici” per le sole attività turistiche svolte in unità immobiliari a destinazione abitativa, discrimina quest’ultime nei confronti delle attività imprenditoriali svolte in immobili con destinazione d’uso diversa da quella abitativa. Inoltre viola i principi civilistici sul diritto di proprietà andando di fatto a vietare un determinato uso. “Non si capisce perché – spiega Pileri – un cittadino possa vivere o locare a lungo termine un nuovo immobile di superficie inferiore a 50 mq e invece non possa locarlo ai turisti. E contesto inoltre la destinazione ad affitto turistico permanente, cosa che nella realtà non avviene. Secondo il Comune di Bologna il proprietario sarebbe obbligato a decidere in anticipo e in maniera definitiva il tipo di utilizzo del suo bene immobile, dovendo poi prevedere ulteriori lavori edili quando decidesse di cambiare modalità di godimento del suo immobile”. “La Delibera segnalata, quindi a nostro avviso, altera la concorrenza nella ricettività turistica e per questo merita un approfondimento da parte dall’Autorità Garante, che speriamo voglia intraprendere le necessarie azioni a tutela della Concorrenza e del Mercato” conclude. (AGI)
RED