La stagione turistica nella penisola del Sinis, nell’Oristanese, si è chiusa con +7,5% arrivi nelle strutture ricettive e +3,1% pernottamenti. I turisti che hanno scelto di alloggiare nel territorio di Cabras, noto per le splendide spiagge, lo stagno e i Giganti di Mont’e Prama, sono stati quest’anno 32.668, contro i 30.400 del 2022. I pernottamenti, invece, sono passati da 90.606 a 93.448.
Sui litorali del Sinis si è riversato mezzo milione di persone, un flusso calcolato dal Comune i base ai ticket dei parcometri, cresciuti del 6,2%: dai 143.886 dell’estate 2022 ai 152.805 di quest’anno.
Grazie alla tassa di soggiorno, nelle casse comunali sono entrati circa 150 mila euro, l’89% in più rispetto alla stagione 2022, quando erano arrivati 79 mila euro. In aumento anche le entrate dai parcheggi a pagamento (+10,5%): gli incassi netti passano da 407 mila e 507 mila euro. Solo per ritirare e smaltire i rifiuti sul litorale il comune spende, però, oltre 200 mila euro. Del 16%, invece, sono aumentati gli accessi al museo e ai siti archeologici del Sinis gestiti dalla Fondazione Mont’e Prama.
“Il nostro obiettivo”, dichiara il sindaco Andrea Abis, nel tracciare il bilancio della stagione 2023, “è creare un sistema organizzativo pubblico-privato di destinazione turistica del Sinis”. Nel dettaglio, i turisti stranieri sono aumentati del 33%, da poco più di 8 mila a 10.600, mentre quelli italiani sono cresciuti dell’1,1%. Il primato va ai tedeschi, che rappresentano quasi il 35% del totale, con 3.370, seguiti dai francesi (21%), svizzeri (12%), olandesi (6%), spagnoli e austriaci (5%). Ma nel Sinis sono arrivati anche belgi, cechi, polacchi e sloveni, oltre che britannici, statunitensi, canadesi, australiani, brasiliani, russi, argentini, neozelandesi e cinesi.
Nel territorio di Cabras sono disponibili 2.520 posti letto, per il 25% immobili per locazione breve, per il 24% nei camping, per il 19% in case vacanza, per il 9% in agriturismo, per l’8% in b&B, per il 6% in alberghi e per il 5% in affittacamere.
I turisti che hanno pernottato nel comune hanno scelto per il 45% case vacanze e immobili con locazioni brevi, per il 20% hotel, per il 14% agriturismo, per il 12% campeggi e per il 9% b&b e residence.
“Quest’estate sono state affrontate importanti spese affinché tutta la stagione fosse costellata di eventi culturali, concerti, spettacoli e intrattenimenti”, sottolinea l’assessore comunale al Turismo e Spettacoli, Carlo Trincas. “Più di 50 eventi sparsi tra il centro storico, la marina di San Giovanni e il villaggio di San Savlatore; i festival culturali della Fondazione Mont’e Prama, la festa di San Salvatore e la Corsa degli scalzi, il festival della bottarga. Pe quanto coperto dal bilancio comunale, ciò è stato reso possibile grazie alle entrate collegate alla tassa di soggiorno che, con una cifra stimata in 150 mila euro, ha garantito la presenza di due infopoint turistici e una misura particolare di contrasto al fenomeno del randagismo e a favore del soccorso animale durante la stagione degli abbandoni”. (AGI)
ROB