“I soldi della tassa di soggiorno sono molto importanti. A Genova abbiamo un tavolo di concertazione con la Camera di Commercio e tutti gli enti del settore, così decidiamo insieme come utilizzare quei soldi. C’è un 60% che viene usato per le manifestazioni, l’altro 40% viene usato per manutenzione, come i cartelli turistici o altro. Direi che alla fine sono tutti contenti del loro utilizzo. Il sistema funziona”. Così il sindaco di Genova, Marco Bucci, interpellato sul tema della tassa di soggiorno e sulla possibilità di uniformare le tariffe per tutta Italia, aspetto sul quale il primo cittadino si è detto in disaccordo: “Ogni comune deve decidere cosa vuol fare. Se decido di finanziare un’attività sportiva, in occasione di Genova capitale europea dello sport, investirò su quello. Se il Comune di un’altra città vuole finanziare qualcos’altro è libero di farlo. Sulla tariffa omogenea direi anche di no: è un investimento che chiediamo al turista di fare. A Roma sono 6 euro, a Parigi 8 euro. Ogni città fa come vuole e direi che va bene così”. (AGI)
GE4/CAR