Il parlamento turco chiede la fine dell’isolamento, definito “disumano”, della popolazione turca che abita il nord dell’isola di Cipro. Il messaggio giunge alla vigilia del cinquantesimo anniversario dell’intervento militare turco e rilancia la soluzione dei due Stati, definita “unica maniera per garantire stabilita’ e pace duratura”.
“Chiediamo alla comunità internazionale di porre fine al disumano isolamento imposto ai turchi di Cipro. Vogliamo che si giunga al meritato riconoscimento di Cipro Nord. Nonostante gli sforzi della Turchia anni di negoziati non hanno portato ad alcun risultato concreto, a causa dell’intransigenza della Grecia”, si legge nel testo approvato dal parlamento di Ankara all’unanimità.
Il 20 luglio del 1974, in seguito allo sbarco dei militari turchi, l’isola del Mediterraneo orientale finì con l’essere divisa su base etnica: un terzo del territorio a nord abitato dai turchi, diviso dalla restante fetta di territorio, abitata dalla parte greca a sud.
Cipro Greca è stata poi riconosciuta da parte della comunità internazionale, Cipro turca è stata dichiarata nel 1983 e riconosciuta esclusivamente da Ankara.
“La parte greca è stata premiata con l’ingresso nell’Unione Europea, per la parte turca solo isolamento, restrizioni ed embarghi”, si legge nel documento turco.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è atteso domani sull’isola, dove verrà celebrato lo sbarco delle truppe turche di 50 anni fa. Una decisione presa dall’allora presidente Bulent Ecevit, che approvò l’intervento per difendere i turchi dell’isola cinque giorni dopo che la giunta militare al potere in Grecia aveva progettato di annettere l’isola attraverso un colpo di Stato. (AGI)