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Tunisia: Amnesty a Pe, accordo fallito; più arrivi verso Italia

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“E’ importante notare che anche se non guardiamo dal punto di vista dei diritti umani, il memorandum d’intesa con la Tunisia ha fallito il suo obiettivo iniziale di ridurre gli arrivi dalla Tunisia: quelli verso l’Italia sono aumentati da 105 mila nel 2022 a 150 mila nel 2023. E le persone disperse o morte in mare sono passate da 1.417 nel 2022 a 2.498 nel 2023. Di fatto il 2023 ha visto il maggior numero di arrivi in Europa dal 2016”. Lo ha dichiarato Hussein Baoumi, responsabile per la politica estera di Amnesty International, in audizione alla commissione per la Giustizia, le libertà civili e gli affari interni (Libe) del Parlamento europeo. “Inoltre questa strategia non ha ridotto il clima di repressione, ma ha creato un ambiente dove i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo sono esposti a grandi abusi. Magari vi ricordate il catastrofico accordo con la Libia, su cui un report dell’Onu aveva trovato che i migranti erano vittime di crimini contro l‘umanità. Quel report ha rilevato anche che l’Ue e i Paesi membri direttamente o indirettamente avevano dato sostegno economico e tecnico ed equipaggiamento, come le navi, a soggetti responsabili di questi crimini: questa è la definizione di complicità. E cosa si è ottenuto? Un calo di arrivi dalla Libia? No. Un calo di persone che muoiono nel Mediterraneo? No. Anzi, la Libia è rimasta pericolosa, con i trafficanti di esseri umani che hanno aumentato il loro potere”, ha ricordato. (AGI)