Potrebbe esserci un modo per rallentare la crescita del cancro dell’endometrio attraverso una terapia mirata alle cellule tumorali. Almeno secondo uno studio condotto dai ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università del Missouri, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Reproductive Sciences. Il cancro dell’endometrio è il tumore più comune degli organi riproduttivi femminili. Un rischio aumentato nello sviluppo di tumori umani multipli è associato a mutazioni nella proteina PTEN, che normalmente regola la divisione e la crescita cellulare. La mutazione consente alle cellule di moltiplicarsi in modo incontrollato. Utilizzando modelli di topi, i ricercatori hanno studiato l’uso della terapia mirata delle cellule tumorali nei topi con una mutazione PTEN. Hanno scoperto che prendendo di mira e silenziando un’espressione genica specifica, ERBB2, le possibilità di fermare la crescita del tumore sono aumentate in modo significativo. ERBB2 è uno dei tanti geni che regolano la crescita cellulare. “ERBB2 e PTEN fanno parte di diversi percorsi di segnalazione, ma crediamo che abbiano una correlazione nel cancro dell’endometrio”, spiega Krystina Dunston, autrice dello studio. “L’effetto del targeting di ERBB2 sul cancro dell’endometrio con mutazione PTEN è essenziale per comprendere i meccanismi di crescita dei tumori in questo tipo di cancro”, aggiunge. Rallentare la crescita del cancro dell’endometrio mantiene disponibili molteplici opzioni di trattamento. Attualmente, il trattamento standard è un’isterectomia. Gli stadi più avanzati richiederebbero trattamenti aggressivi come radioterapia e chemioterapia. “Tutti questi trattamenti possono influenzare la fertilità, motivo per cui è importante trovare modi alternativi per curare e prevenire questa malattia”, conclude Dunston. (AGI)