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Tumori, la “bellezza ritrovata”: sfila a Firenze il coraggio delle donne

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Si sono messe in gioco, sfilando come modelle d’eccezione nella suggestiva cornice del Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze, regalando sorrisi e gioia. Sono le 20 donne con diagnosi oncologica protagoniste della 2° tappa de “La bellezza ritrovata”, la sfilata organizzata da Corriere della Sera-Buone Notizie in collaborazione con L’Oréal Italia, La Roche-Posay, L’Oréal Professionnel Paris e con la partecipazione di LILT Firenze.Un evento unico per raccontare storie di coraggio e bellezza.

A loro si sono affiancate altre donne del mondo della politica, dello spettacolo e della comunicazione che hanno portato in scena gli abiti disegnati sotto la direzione creativa di Antonio e Patrizia Marras. (hanno sfilato l’artista Nada, l’attrice Daniela Morozzi, la presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana Antonella Mansi, la vicepresidente di Confcooperative Claudia Fiaschi e la modella Amy Bello.)

“Siamo la più grande azienda di cosmetici in Italia e nel mondo – spiega Filippo De Caterina, Corporate Affairs & Engagement Director L’Oréal Italia – e il nostro obiettivo, i nostri valori sono vicini ai valori di queste signore che stanno combattendo contro una malattia complessa. E’ un momento complicato della loro vita, essere con la cosmetica al loro fianco significa anche condividerne i valori e in qualche modo partecipare alla loro rinascita. Noi ci impegniamo per questo, crediamo che questo sia parte e sia assolutamente coerente con il nostro sense of purpose. Noi partecipiamo a questa iniziativa e continuiamo a partecipare ad iniziative come questa perché è proprio quello che vogliamo fare, lasciare il mondo un poco migliore di come l’abbiamo trovato” .

Le creazioni sartoriali sono state elaborate a partire da un abito o un accessorio che le donne hanno individuato perché denso di ricordi di particolari momenti vissuti durante la loro vita. Da questi elementi è partita l’attività creativa di Marras che ha dato vita a tuniche su cui sono stati applicati frammenti degli abiti delle donne

“Ci sono degli studi – commenta Elisabetta Soglio, Corriere della Sera Buona Notizie – che dimostrano che la cura dell’aspetto psicologico e anche l’accettazione di un corpo che cambia e di un corpo che molto spesso rimane segnato fa parte della terapia, ci sono rilevanze scientifiche che ci dicono che pazienti che riescono a ritrovare un benessere interiore reagiscono meglio alle cure, ovviamente le cure sono fondamentali, ma reagiscono meglio e faticano meno a uscire da questo guscio spesso di disperazione e di fatiche e tristezza in cui la malattia ci getta.”

Un’esperienza nuova che aiuti le donne a riacquisire autostima e fiducia in sé stesse. La preparazione della pelle e il trucco sono stati realizzati dalla squadra La Roche-Posay. Make- up artist esperti hanno utilizzato una speciale linea skincare e makeup ad alta tollerabilità. “L’ottanta per cento dei pazienti oncologici manifesta effetti secondari sulla propria pelle – commenta Onorina Iannuzzella, Brand Director La Roche-Posay e CeraVè – e quindi siamo convinti di poter fare la differenza da questo punto di vista e lo facciamo con un impegno che è iniziato 25 anni fa e che si rinnova di anno in anno che coinvolge i nostri prodotti che sono sviluppati e testati anche per pazienti in terapia oncologica, per migliorare il confort della pelle, anche quando è estremamente fragilizzata come durante terapia, lo facciamo attraverso grandi campagne di sensibilizzazione e educazione che sono rivolte sia ai pazienti, ma anche ai caregiver e loro familiari che giocano un ruolo rilevantissimo nell’affrontare questo percorso e di formazione gli specialisti della Salute”