L’ex presidente ha accusato il procuratore distrettuale Alvin Bragg di “essere finanziato da George Soros” ed è ritornato a parlare dei brogli elettorali del 2020. “Il mio unico fine è di aver difeso l’America”
AGI – Ha promesso che combatterà, accusato il procuratore distrettuale Alvin Bragg di “essere finanziato da George Soros” e ritornato a parlare dei brogli elettorali del 2020. Donald Trump ha lanciato il suo messaggio da Mar-a-Lago, in Florida, dove è tornato da New York, al termine di una giornata storica e pesante, in cui è diventato il primo ex presidente nella storia degli Stati Uniti a essere incriminato. Il giudice Juan Merchan gli ha contestato trentaquattro capi d’accusa, tutti felony, cioè reati non marginali, anche se non gravi, punibili nello Stato di New York per un massimo di quattro anni.
A questi due casi, identificati come Woman 1 e Woman 2, ma che per tutti sono Karen McDogual, la playmate, e Stormy Daniels, la porno star, si è aggiunto il portiere della Trump Tower, indicato nei documenti della procura come il “doorman”, Dino Sajudin, che ricevette da Trump 30.000 dollari a patto che non parlasse della storia di cui diceva di sapere: quella del figlio illegittimo nato dalla relazione tra il tycoon e una donna addetta alla portineria della Trump Tower.
L’ex presidente ha continuato a leggere, con poco entusiasmo, il testo che scorreva dal teleprompter, il gobbo elettronico. Quando è arrivato ai saluti, dopo meno di mezz’ora, qualcuno è rimasto sorpreso, altri sollevati. La serata, che ha cambiato per sempre la biografia di Trump, è finita.