AGI – Troppi cristiani con la faccia triste, “e se io non ho la gioia della fede gli altri diranno ‘Se la fede è cosi’, meglio non averla’”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus. “Più il Signore è vicino a noi, più siamo nella gioia; più Lui è lontano, più siamo nella tristezza”, ha affermato i Pontefice, “questa è una grande regola per i cristiani. Una volta un filosofo disse di non capire come si potesse credere oggi, dal momento che chi dice di credere ha la faccia da veglia funebre. Ci sono tanti cristiani con quella faccia”.
Allora ci si chieda: “Se Cristo è risorto, tu non hai la gioia?“. Questa è “la prima condizione della gioia cristiana: decentrarsi da sè e mettere al centro Gesù. Questa non è alienazione, perchè Gesù è effettivamente il centro, è la luce che da’ senso pieno alla vita di ogni uomo e donna che viene a questo mondo”. Certo, “il cammino della gioia non è una passeggiata” e “ci vuole del lavoro pere essere sempre nella gioia”.
Ma Giovanni Battista, oggi ricordato nel Vangelo, dimostra che “la gioia è questo, orientarsi a Gesù, ed è questo che caratterizza la nostra fede anche nei giorni bui”. Quindi “non dimentichiamo la gioia, il cristiano è gioioso anche nella prova, perchè è Lui che ci dà la gioia”.
Vedi: "Troppi cristiani con la faccia da funerale", dice il Papa
Fonte: cronaca agi