“L’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia per abuso dei contratti a tempo determinato nel mondo della scuola, ma la priorità del governo è il ritorno delle cosiddette ‘dimissioni in bianco’. Stabilendo che al massimo dopo cinque giorni di assenza ingiustificata il rapporto di lavoro viene sciolto per volontà del lavoratore, il ddl Lavoro riporta indietro le lancette dei diritti sociali e bypassa anche la disciplina sulle dimissioni”. Lo afferma in una nota Pasquale Tridico, capo delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo.
“Nel testo presentato infatti non vengono prese in considerazione le ragioni o le motivazioni dell’assenza e non è ammessa prova contraria. L’odioso fenomeno delle dimissioni in bianco per le donne in passato ha raggiunto cifre significative e non trascurabili pari a 40 mila casi all’anno. Ho ribadito questo allarme nell’audizione che ho tenuto in Commissione Lavoro alla Camera lo scorso 30 gennaio, ma evidentemente le mire di questa maggioranza sono proprio quelle di restringere la libertà e i diritti dei lavoratori”, aggiunge. (AGI)