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Tra cozze gratinate e fagioli alla menta: ecco cosa si mangia in uno dei borghi più belli della Sicilia

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Di Francesco Garbo

Cefalù o Čifalù, come la chiamano i siciliani, è un nome che deriva dal termine greco che significa testa. Siamo in Sicilia, precisamente sulla costa settentrionale ai piedi di un promontorio roccioso a 60 km da Palermo. Questa meta è nota a molti turisti grazie al suo splendido mare. La città è stata dichiarata nel 2015 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Cosa non perdere

La cittadina si trova proprio sotto la rocca di Cefalù che domina dall’alto la città e insieme al Duomo formano un paesaggio molto caratteristico. L’architettura ha forti caratteri arabo-normanni e fra case sul mare e tramonti mozzafiato ci si perde facilmente in un’atmosfera senza tempo. Da visitare il duomo edificato nel 1131 e abbellito nel corso degli anni con mosaici bizantini grazie a maestri fatti arrivare direttamente da Costantinopoli da Ruggiero II. Poi la rocca con la sua altezza complessiva di 268 metri sul livello del mare.

Cosa mangiare

Ma vediamo quali sono i piatti tipici che se vai in questa città non puoi assolutamente perderti. Iniziamo con un antipasto tipico delle Madonie il Cacio all’argentina, preparato con formaggio fresco e accompagnato da cacio cavallo, origano e aceto di vino. Un altro antipasto sono le cozze gratinate, il guscio viene riempito di un ripieno di mollica di pane, parmigiano e prezzemolo, il tutto irrorato dal liquido di cottura. Particolare accostamento poi per i fagioli alla menta conditi a fresco con olio, aceto e menta fresca per un tocco di freschezza. Poi la caponata di melanzane, un tripudio di melanzane fritte e condite con sugo, capperi e olive. Il nome caponata deriva da capone, un pesce della zona, che per necessità economica fu poi sostituito con le melanzane.

Secondi e dolci

Ottima anche la carne murata che è un classico della cucina povera siciliana. Patate, pomodori e aromi si fondono alla perfezione in un piatto delizioso. Murata perché questa carne veniva cotta con un coperchio che non si apriva se non a fine cottura. Come secondo gli involtini di pesce spada, un concentrato di sapori grazie ai capperi, le olive e i pomodori. Gli involtini vengono cotti al forno e sono solitamente accompagnati con peperoni al forno e capperi. Visitare la Sicilia senza mangiare una Cassata sarebbe davvero un peccato. Un concentrato dei sapori tipici del luogo, la vera regina della cucina siciliana. Questo dolce è di derivazione araba, il suo nome deriva infatti dall’arabo “Quas’at” che vuol dire grande scodella tonda.

Fonte: https://www.paesidelgusto.it/