AGI – Da questa mattina oltre la metà degli studenti italiani è rientrato in classe. La prima campanella è suonata per 3.865.365 bambini e ragazzi in 9 regioni: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e nella provincia di Trento.
Le lezioni sono già riprese il 6 settembre nella provincia di Bolzano, mentre inizieranno domani per 192.252 alunni della Sardegna, il 15 settembre per 1.706.814 bambini e ragazzi delle regioni Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana, il 16 settembre per 829.028 studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia.
Gli ultimi a ritornare a scuola saranno gli 813.853 alunni di Calabria e Puglia, il 20 settembre. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha inviato una lettera ai ragazzi che hanno iniziato oggi dicendo che “ritrovarsi a scuola è una gioia grandissima” e augurando a tutti “un sereno anno di lavoro e crescita, insieme”.
Ma la grande novità della giornata riguarda l’attivazione della piattaforma digitale per il controllo del Green pass, obbligatorio per chiunque entri nell’edificio scolastico tranne che per gli studenti. La piattaforma digitale “è attiva dalle 7 di questa mattina e funziona benissimo“, ha assicurato il ministro Bianchi, “ci sono state oltre 900mila verifiche”.
Il ministero dell’Istruzione ha specificato che “il tempo di risposta del sistema è risultato in media di un secondo nel 95% dei casi in cui la piattaforma è stata ‘interrogata’ nei vari istituti”.
La didattica a distanza ha comunque lasciato un segno negli studenti, che da questa notte stanno manifestando perché ritengono che il rientro a scuola in presenza sia ancora incerto e si dicono pronti a scendere di nuovo in piazza il 19 novembre. “Dopo i banchi a rotelle e il dibattito dad sì e dad no, gli studenti – spiegano – non solo hanno bisogno di tornare a scuola in presenza ma anche di sicurezza”.
Le manifestazioni sono continuate durante la mattinata davanti al Miur a Roma e davanti le scuole a Palermo, Genova, Firenze, Bari, Venezia, Perugia, Padova, Potenza, Verona, Latina, Cagliari, Frosinone, Pisa, Vicenza, Treviso e Viterbo. “Quello di oggi – ribadiscono nel corso della protesta davanti al ministero – è solo il primo passo di una mobilitazione lunga, che non terminerà finché non sarà chiaro a tutti che questa generazione ha deciso di occupare il posto che le spetta in questa fase storica. Siamo a un punto di svolta: è il momento di ripartire da zero”.
Il ministro, a sua volta, è fiducioso e ha ribadito che “la didattica a distanza, quella dell’anno scorso”, conta “di averla lasciata alle spalle, dobbiamo invece riprendere il discorso con i nostri studenti sul digitale”. Quest’anno – secondo i dati ufficiali del ministero dell’Istruzione – sono 7.407.312 le studentesse e gli studenti che siederanno tra i banchi delle scuole statali in tutta Italia. Di questi, 277.840 sono alunni con disabilita’, mentre sono 368.656 le classi per l’anno scolastico 2021-2022.
Source: agi