Il principale partito di opposizione thailandese ha un nuovo nome – Partito popolare – e un nuovo leader, Natthaphong Ruengpanyawut, 37 anni, due giorni dopo essere stato sciolto su ordine della Corte Costituzionale. “Sono stato eletto per diventare il leader del partito. La nostra missione è preparare un governo di cambiamento per le elezioni del 2027”, ha detto Natthaphong Ruengpanyawut in una conferenza stampa a Bangkok.
Il Partito popolare conserva il colore arancione del suo predecessore “Move Forward” (MFP), così come un logo triangolare molto simile.
I giudici avevano deciso mercoledì di sciogliere il MFP, accusato di voler destabilizzare la monarchia, e di mettere al bando per dieci anni 11 dei suoi dirigenti, tra cui l’ex leader Pita Limjaroenrat.
Le Nazioni Unite, gli Stati Uniti e i gruppi per i diritti umani hanno denunciato una decisione che compromette il pluralismo politico a scapito del campo pro-democrazia.
“Vorremmo essere un partito del popolo, per il popolo, che possa far avanzare la Thailandia in modo che il popolo salga al potere”, ha detto il portavoce Parit Wacharasindhu.
‘Move Forward’ ha vinto le elezioni legislative del 2023 sulla base di un programma di rottura con la monarchia, l’esercito e le multinazionali, accusate di far stagnare il Paese.
Ma il suo leader Pita Limjaroenrat non è mai riuscito ad accedere alla carica di primo ministro a causa dell’opposizione del blocco conservatore, che ritiene che il movimento abbia esagerato nel proporre una riforma della legge di lesa maestà. (AGI)