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Terrorismo: gip Milano, aveva accettato Jihad e martirio

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Dalle indagini emerge come Hafsa M. “si sia messa completamente a disposizione della cosiddetta Jihad, accettando di modificare radicalmente la propria vita per raggiungere un paese straniero nel quale accettare la prospettiva del martirio, come peraltro comunicato in alcune chat con delle conoscenti in termini espliciti, con l’utilizzo del termine Muhajir /Munajirat”. Lo sottolinea il gip di Milano, Luca Milani, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti della ragazza keniota di 19 anni accusata di arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale. La giovane, residente nel milanese, dalla sua attività sui social network stava – secondo il giudice – cercando di acquisire “sempre più consenso e si stia spingendo sempre oltre nel manifestare la propria adesione all’idea di lotte violente – in tal senso esplicite le foto con armi in pugno – per far trionfare una fede musulmana integralista e oppressiva nei confronti delle libertà fondamentali, soprattutto della donna”. (AGI)