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Teheran convoca diplomatico italiano per arresto iraniano

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L’Iran ha convocato l’ambasciatore svizzero a Teheran, che rappresenta gli interessi americani, nonché un diplomatico italiano, per protestare contro l’arresto negli Stati Uniti e in Italia di due iraniani sospettati di trasferire tecnologie sensibili. Lo riferiscono i media locali. Lunedì scorso la giustizia americana ha accusato formalmente Mahdi Mohammad Sadeghi e Mohammad Abedini di “esportare sofisticati componenti elettronici in Iran”, in violazione delle normative statunitensi e delle sanzioni americane contro l’Iran. I componenti sarebbero stati utilizzati a gennaio durante un attacco di droni in Giordania costato la vita a tre soldati americani, ha riferito in un comunicato stampa il Dipartimento di Giustizia americano. L’Iran ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha respinto le accuse come “infondate”.
Abedini, 38 anni, è stato arrestato lunedì in Italia su richiesta delle autorità americane, secondo il Dipartimento di Giustizia americano. Sadeghi, 42 anni, è incarcerato negli Stati Uniti e possiede la doppia nazionalità, sempre secondo la giustizia Usa. “Questi arresti sono contrari a tutte le leggi e gli standard internazionali”, ha detto un funzionario del ministero degli Esteri iraniano, Vahid Jalalzadeh, citato dall’agenzia di stampa Tasnim. Jalalzadeh ha aggiunto che l’Iran ha espresso la sua protesta durante un “invito” al Ministero rivolto all’ambasciatore svizzero a Teheran e all’incaricato d’affari dell’ambasciata italiana.
Stati Uniti e Iran hanno interrotto le relazioni diplomatiche nel 1980. Da allora i due paesi hanno avuto scambi indirettamente attraverso l’ambasciata svizzera in Iran, che rappresenta gli interessi americani nel paese. (AGI)
MGM