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Teatro: torna “Natale in casa Cupiello” in scena al Martoglio di Belpasso.

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di Patrizia Orofino

Torna un classico del teatro italiano e napoletano: Natale in casa Cupiello, in scena il 30 novembre e l’1 dicembre presso il Teatro Nino Martoglio di Belpasso, portata in scena dalla compagnia di teatro amatoriale: Gruppo Arte teatro La Fenice. La Direzione artistica e la regia sono state curate da Franco Falà, mentre le scenografie, parrucco, trucco, ecc…sono state affidate all’intero staff della compagnia. Natale in casa Cupiello, commedia in tre atti scritta da Eduardo de Filippo, è stata adattata in dialetto siciliano per essere più comprensibile al pubblico. La storia comincia l’anti vigilia di Natale, dove il capo famiglia, Luca Cupiello( Franco Falà) si appresta come ogni anno ad allestire il suo intoccabile : Presepio. Contrastato dalla moglie Concetta(Graziella Prezzavento) e dal figlio ragazzaccio impertinente e capriccioso, Tommasino(Alfredo Prezzavento) che, ripete al papà he, a lui il presepio non gli piace! La storia, è tutt’altro che tipica e spensierata del periodo più magico dell’anno. I guai della figlia infedele, Ninuccia(Melita Falà) non tardano ad arrivare in casa Cupiello. Presto si scopre l’inganno, il marito Nicola(Giuseppe Signorello) lascia la moglie traditrice e va a vivere fuori. Tra, scene di ordinaria ironia a tratti grottesche, si consuma un dramma vecchio come il mondo: l’infedeltà. Lo spettatore si ritrova, in uno specchio riflesso tra tempi passati e mondo odierno, dove il tradimento non permette a Ninuccia di vivere liberamente la sua scelta, perchè scelte chi per lei era un buon partito lasciando da parte l’amore e la passione che, devono vivere insieme alla coppia. Il disonore, incombe a casa Cupiello per Natale. La mamma disperata che come ogni madre, cerca di sistemare le cose, ma di fatto la situazione precipita e il povero Luca, si ritrova esamine in un letto ed il medico può solo constatare, il suo imminente trapasso. In fondo, la storia dei Cupiello come ogni opera artistica, è lungimirante nel tempo e nello spazio, anche tra cento anni, il tema sarà sempre attuale. Il Gruppo arte teatro La fenice, è risultato coeso e ben distribuito in palcoscenico e dietro le quinte. Molto suggestiva la scena finale in cui i bambini rappresentano il presepio tanto amato da Luca Cupiello. Lo spettacolo quindi, è risultato gradevole da vedere.