‘Gimbo’ Tamberi: “In gara do il massimo”
“In allenamento faccio schifo, la gara mi stimola e mi carica, è un mio pregio perché sono un agonista nato. Dall’infortunio del 2016 l’obiettivo che mi rimbombava come un mantra sono sempre state le Olimpiadi di Tokyo”. Lo dice in un’intervista con l’AGI, Gianmarco Tamberi ad una settimana esatta dalla finale del salto in alto dei Campionati europei indoor di atletica leggera di Torun che scatteranno giovedì 4 marzo proprio con le qualificazioni della sua specialità. Tamberi, per tutti affettuosamente ‘Gimbo’, ha iniziato il 2021 con una forma straordinaria: una settimana fa ha valicato l’asticella posta a 2,35 metri in occasione degli Assoluti di Ancona e, quindi, farlo diventare il leader mondiale stagionale.
Marchigiano, 29 anni da compiere l’1 giugno, Tamberi è uno dei testimonial dell’atletica italiana nel mondo con in bacheca un oro iridato ai Mondiali al coperto del 2016 e, nello stesso anno, anche quello europeo outdoor e i due record italiani assoluti, 2,39 e 2,38 (indoor). Dagli Euroindoor in Polonia si attende molto anche perché la stagione appena iniziata culminerà con le Olimpiadi di Tokyo, l’appuntamento che lui ha rincorso dalla sera del 15 luglio del 2016. Non una sera qualsiasi ma la maledetta sera di Montecarlo, quella del drammatico infortunio alla caviglia sinistra durante la rincorsa per provare i 2,41 nella tappa della Diamond League che precedeva i Giochi di Rio de Janeiro.
“Il 2,35 superato con luce (spazio) tra me e l’asticella mi fa sognare – dice Tamberi che si presenta a Torun da campione europeo in carica –. Agli Europei mi aspetto di replicare la gara di Ancona che significherebbe anche un ottimo piazzamento. Quell’urlo di Ancona è stata una liberazione, dopo quasi cinque anni dovevo liberarmi perché sono stati anni difficili, i primi due di frustrazione”.
Gimbo, soprannominato ‘Half-shave’ perché spesso si è presentato in pedana con mezza barba tagliata e mezza no, racconta le sensazioni degli ultimi anni. “I giorni successivi l’infortunio sono stati un incubo, non mi capacitavo, piangevo, mi ha aiutato avere l’obiettivo delle Olimpiadi di Tokyo, era un mantra che mi rimbombava – racconta Tamberi che, lasciate l’estate scorsa le Fiamme Gialle, da alcuni mesi è tesserato per l’Atl-Etica San Vendemiano –. Lo scorso 24 marzo quando hanno deciso di posticipare le Olimpiadi confesso che qualche lacrima mi è scesa. Avevo detto a mio papà (Gianmarco anche lui, suo allenatore, ndr), ‘oggi non mi alleno’ ma il giorno dopo sono tornato a saltare. Il desiderio non era quello di accontentarmi ma di tornare tra i primissimi al mondo. La prima volta che sono stato davvero felice dopo l’infortunio è accaduto nel 2018, dopo il 2,30 ad una gara in Germania, e la seconda ad Ancona pochi giorni fa. L’Europeo vinto con 2,32 nel 2019 mi aveva dato serenità e felicità ma volevo altre misure”.
Parlando della kermesse continentale dei prossimi giorni Gianmarco Tamberi dice, “sarà una gara molto divertente con l’ucraino Protsenko ed il bielorusso Nedasekau siamo i primi tre al mondo del 2021: io sono pronto”.