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Svizzera: referendum su Eurovision, costosa giostra della musica

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Gli svizzeri votano domenica sull’ampliamento delle autostrade del Paese, sui poteri conferiti ai proprietari terrieri e, a Basilea, se i contribuenti della città debbano finanziare l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest 2025. Il cantante svizzero Nemo ha vinto l’Eurovision 2024 con “The Code”, dando alla Svizzera il diritto di ospitare l’evento dell’anno prossimo. Basilea, al confine settentrionale con Francia e Germania, è stata scelta per organizzare l’evento sfarzoso. Ma il piccolo partito ultraconservatore e fondamentalista cristiano Unione democratica federale della Svizzera ha raccolto abbastanza firme per garantire un referendum sulla concessione dei 34,96 milioni di franchi svizzeri (39,5 milioni di dollari) approvati dalle autorità regionali per lo spettacolo. Gli elettori svizzeri sono abituati ad avere voce in capitolo su come vengono spese le tasse, e alcuni si sono irritati per i potenziali costi e i fastidi del circo dell’Eurovision. L’Eurovision è un evento senza scopo di lucro, finanziato principalmente da contributi delle emittenti pubbliche partecipanti. Tuttavia, l’Eurovision afferma che “visti i benefici che ne deriveranno” per le città ospitanti, anche queste devono dare un contributo. Se gli elettori rifiutano di concedere i soldi, “l’Eurovision dovrà essere ridimensionata notevolmente”, ha detto all’Afp Edi Estermann, responsabile delle comunicazioni per l’edizione del 2025. “L’evento, pianificato per circa 10 giorni, verrebbe ridotto a un grande spettacolo televisivo il sabato sera”, senza eventi pubblici al di fuori della sede principale. Mentre il trasferimento in un’altra città rimane contrattualmente possibile, i preparativi sono già in fase avanzata a Basilea e la finale del 17 maggio è ormai a meno di sei mesi di distanza. “Il team del progetto spera quindi vivamente che gli elettori di Basilea riconoscano questa opportunità unica per la città e il paese nel suo complesso”, ha affermato Estermann. Sulla base delle ultime due gare di Liverpool e Malmo, Basilea spera di ricavare circa 60 milioni di franchi svizzeri dall’evento, in particolare in turismo e ospitalità. Sul fiume Reno, Basilea è un polo internazionale per l’industria chimica e farmaceutica, ospitando le sedi centrali di Novartis e Roche. Ma ha anche il suo lato culturale, con diversi musei di fama internazionale e l’evento annuale Art Basel, la più importante fiera d’arte contemporanea al mondo. Andrea Strahm, avvocato e membro dell’assemblea regionale di Basilea Città, ha detto all’Afp: “Siamo una città d’arte, di belle arti, ma anche di musica. È sempre molto importante per la nostra città”. (AGI)