“Abbiamo fatto una battaglia di principio”. Antonio Tajani, a Radio24, guarda al caso Superbonus confermando che per FI “non si possono approvare norme con effetto retroattivo, il che – precisa – non c’entra nulla con la volontà di modificare le storture del Superbonus o che non siamo d’accordo sul risanamento dei conti pubblici”.
Il vicepremier e segretario FI rivendica però la contrarietà a “una violazione del principio giuridico alla base del diritto, quello della non reatroattività, perchè non posso cambiare le carte mentre si sta giocando la partita. E’ un principio sbagliato. Se gli altri partiti della maggioranza lo difendono noi non siamo d’accordo, non possiamo rinunciare alla nostra identità per un emendamento”.
Detto questo, Tajani assicura che “non c’è nessuno scontro” nel governo e conferma che “siamo coerenti con la nostra posizione, e sui nostri valori non possiamo cedere. Non si possono aumentare le tasse e abbiamo detto che è un errore gravissimo imporre la tassa sullo zucchero”. E’ il capitolo ‘sugar tax’, che “incide sui consumatori, sulle Cooperative che producono i succhi di frutta. Su questo punto fortunatamente – annota – l’abbiamo spuntata perchè abbiamo tenuto duro”.
“Mi spiace non votare un emendamento retroattivo ma appunto – segnala ancora il segretario ‘azzurro’ – si tratta di un emendamento, non riguarda i rapporti nel governo ma non possaimo rinunciare alla nostra identità e ai nostri principi. Io difendo valori e idee, niente tasse, anzi noi vogliamo diminuire la pressione fiscale in Italia”.