“Il nuovo intervento sul Superbonus non fa altro che creare confusione e sconcerto in cittadini ed imprese. In particolare le zone terremotate del cratere si vedono cambiare le carte in tavola per l’ennesima volta. Una gestione grave e dannosa che impedisce la programmazione, creando difficoltà ed incertezze a tutti rendendo la ricostruzione un vero percorso ad ostacoli. Si va avanti a spot senza raziocinio quando servirebbe un intervento organico e modulato che rispetti esigenze e differenze dei territori. A ciò si aggiunga che oggi i parlamentari di FdI si sono affrettati ad annunciare che per i crateri sismici sarebbe stata trovata una soluzione, ma hanno dimenticato di precisare che la soluzione è subordinata ad un plafond di soli 400 milioni, 70 dei quali per il cratere 2009. Oltre queste risorse non si potrà esercitare sconto in fattura e cessione dei crediti. Un plafond assolutamente insufficiente per il quale non si ha contezza delle modalità di utilizzo. Per non parlare poi dei comuni del cratere emiliano del tutto dimenticati tra le deroghe alle originarie previsioni normative del decreto. Insomma un vero, ennesimo, pasticcio. Chissà se agli abruzzesi il presidente Meloni in campagna elettorale aveva raccontato dei giochi che il suo governo si accingeva a fare sulla loro pelle”. Lo scrive in una nota Michele Fina, senatore e Tesoriere del Pd. (AGI)
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