Sette civili sono morti in un raid aereo militare sudanese su una moschea a nord di Khartum. Lo ha riferito un gruppo di avvocati pro-democrazia, in un bilancio confermato anche da un comitato di attivisti.
“L’attacco è avvenuto mentre i fedeli stavano lasciando la moschea” dopo le preghiere di mezzogiorno del venerdì, hanno affermato gli Emergency Lawyers, che hanno documentato le violazioni dei diritti umani durante la guerra in corso da 19 mesi tra l’esercito regolare del Sudan e le forze paramilitari Rapid Support Forces.
Il comitato di resistenza locale ha confermato il bilancio delle vittime, parlando anche di “un certo numero di feriti”. L’attacco fa “parte di una serie di assalti militari arbitrari che non fanno distinzione tra civili e obiettivi militari”, hanno affermato l’associazione legale in una dichiarazione, definendo l’attacco un “crimine contro l’umanità e una flagrante violazione del diritto umanitario internazionale”. (AGI)