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Sud Corea:pres.vescovi,lavorare per non ripetere simili tragedie

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“Il dolore per coloro che sono scomparsi improvvisamente è indescrivibile, e lo shock e la tristezza vissuti dalle famiglie in lutto non potranno essere placati da nessuna parola di conforto. Tuttavia, spero sinceramente che Dio misericordioso abbracci le anime delle vittime e consoli il dolore e le ferite delle famiglie in lutto”. E’ quanto scrive monsignor Matthias long-hoon Ri, presidente della Conferenza episcopale coreana, in un messaggio di condoglianze per le vittime del disastro aereo avvenuto la mattina del 29 dicembre a Muan, nella parte meridionale della Corea del Sud. L’aereo, un Boeing 737-800 della compagnia Jeju Air in arrivo da Bangkok, si è schiantato durante l’atterraggio con a bordo 181 persone. I soccorritori hanno tratto in salvo due membri dell’equipaggio. “I progressi della scienza e della tecnologia hanno arricchito le nostre vite, ma comportano anche nuove forme di pericolo e minaccia”, scrive il presidente dei vescovi coreani, nel messaggio riportato dal Sir. “Sebbene sia impossibile prevenire completamente in anticipo tutti questi fattori di rischio, è compito delle parti interessate e delle autorità governative eliminarli nel miglior modo possibile. In attesa dei risultati dell’indagine sulle cause dell’incidente nella giornata di oggi, chiediamo con insistenza che le parti responsabili e le autorità governative facciano del loro meglio, nelle rispettive posizioni, per migliorare il contesto di sicurezza e le condizioni per evitare che simili tragedie si ripetano”. “Ancora una volta preghiamo per il riposo eterno delle vittime dell’incidente aereo di oggi e offriamo anche parole di conforto alle persone che hanno il cuore spezzato”, conclude il vescovo. (AGI)