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Sud Corea: migliaia attesi a Gay Pride nonostante divieto.

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In migliaia sono attesi nel centro di Seul per la marcia Lgbtq, nonostante il tradizionale ritrovo dell’evento sia stato vietato dalle autorità per il secondo anno consecutivo. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso rimane non riconosciuto in Corea del Sud e gli attivisti sottolineano da tempo la necessità di una legislazione che vieti la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale.
Ai manifestanti della Pride Parade di quest’anno, una delle più grandi dell’Asia che compie 25 anni, è stato negato il permesso di riunirsi nella Piazza di Seoul, di fronte al municipio, dove tradizionalmente si svolgono le principali festività. Il sindaco conservatore della capitale, Oh Se-hoon, ha detto che “personalmente non può essere d’accordo con l’omosessualità”, ma le autorità municipali hanno sostenuto che si è trattato di un problema di programmazione e che la sede era già stata riservata per un altro evento.
Secondo gli organizzatori del Pride, è stato vietato l’uso di altri tre luoghi gestiti dal governo, incluso il Museo di Storia di Seul, per gli eventi collaterali del festival perché “causano conflitti sociali”. La marcia si terrà nelle strade del centro con la partecipazione anche di aziende e organizzazioni tra cui l’ambasciata Usa, Ikea e Amnesty International. (AGI)