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Stalking: perseguitava ex moglie e figlia, un arresto a Monza

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La squadra mobile della Questura di Monza ha eseguito una misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale della città, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo italiano residente nella provincia monzese. La misura restrittiva è scaturita dalle indagini svolte dalla squadra mobile, coordinata della Procura della Repubblica di Monza, in relazione alla denuncia sporta nei confronti dell’ex marito, da una donna italiana, vittima, unitamente alla figlia minorenne, di atti persecutori.
La donna, da anni separata dall’uomo, sarebbe stata vittima dell’uomo in quanto, non rassegnandosi alla fine della loro relazione sentimentale, si sarebbe reso responsabile di atti persecutori e minacce. Per atti simili aveva gia’ subito due condanne e un periodo di carcerazione, terminata nel gennaio 2022. Nonostante questi provvedimenti, una volta scarcerato, l’uomo ha ripreso a contattare in maniera ossessiva l’ex moglie e a rivolgerle minacce sia direttamente che tramite la figlia minorenne, alla quale inviava in aggiunta numerosi messaggi vocali contenenti minacce di morte nei confronti della madre. Mosso dalla volontà di impedire all’ex moglie di rifarsi una vita, si recava sotto l’abitazione della donna e della ragazza, con atteggiamenti intimidatori, inducendo le vittime a modificare le loro abitudini di vita per di sentirsi più al sicuro. In particolare, l’ex moglie viveva con la costante convinzione di venire uccisa. Stanche della situazione venutasi a creare, nei primi giorni di novembre 2023, a seguito dell’ennesimo episodio in cui si era recato sotto la casa delle vittime inviando audio con minacce di morte e cercando di entrare in casa forzatamente, le due donne hanno richiesto l’intervento della polizia di Monza. Le celeri indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno fornito alla Procura della Repubblica cittadina un quadro completo della situazione che le due donne erano costrette a vivere: timore di uscire da sole, limitazione delle uscite solo per esigenze indispensabili, cercare soluzioni nuove ogni sera per parcheggiare l’auto per evitarne l’individuazione, uscire in compagnia o telefonare a parenti o amici, continuo controllo di chi si trovasse intorno a loro. La stessa Procura della Repubblica, valutato il risultato delle indagini, ha richiesto ed ottenuto l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo. (AGI)
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