Sempre più sport nelle scuole con l’obiettivo di rafforzare l’inclusione e la socialità. È arrivato il via libera (260 voti a favore, nessuno contrario, 1 astenuto) della Camera alla proposta di legge sulle disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei Nuovi giochi della gioventù, già approvata dal Senato il 20 settembre 2023. Il testo si propone di “promuovere la formazione sportiva quale strumento di apprendimento cognitivo, formativo, relazionale e di socializzazione, nonché quale parte integrante del percorso scolastico, a partire dalla scuola primaria, e di riconoscere l’educazione motoria e la pratica sportiva quali valori fondamentali per l’inclusione, la promozione delle pari opportunità e l’espressione della personalità giovanile – si legge – a tal fine, essa è volta a promuovere il più ampio accesso degli studenti a tutte le discipline sportive, secondo le attitudini e le preferenze individuali”.
Organizzati dal 1969 al 1996 e dal 2007 al 2017, i Giochi della gioventù “rappresentavano proprio la presa di confidenza con l’attività motoria, con gare a basso contenuto competitivo e ad alto tasso di socialità utili come passe-partout relazionale, oggi in potenza strumento utile a contenere il ‘doping digitale’ e a promuovere il diritto a una fisicità che sta lasciando il passo alla realtà virtuale”, ha commentato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. “Siamo felici che i nuovi Giochi della gioventù accolgano un’indicazione frutto di un nostro emendamento al testo base – ha detto il deputato democratico e responsabile Sport del Pd, Mauro Berruto – che farà in modo che fra le discipline proposte alle scuole nei nuovi Giochi della Gioventù ci saranno anche il sitting-volley, il baskin e il rafroball, ovvero quelle discipline sportive dove ragazzi e ragazze normodotati possono competere insieme a ragazzi e ragazze con disabilità motorie, mentali, sensoriali (visiva, uditive) perché questa è la nostra idea di scuola, una scuola capace di tenere insieme abilità e talenti diversi, raccogliere la ricchezza delle differenze e senza lasciare indietro nessuno”.
Soddisfatta anche Elisabetta Lancellotta (FdI), deputato molisano e Consigliere nazionale del Coni: “Favorire lo sport nella scuola significa rimarcare il valore educativo della pratica sportiva come strumento di inclusione, di socializzazione, di promozione delle pari opportunità e, particolarmente, di promozione della cultura del rispetto delle persone”. “Questa legge rappresenta un’ulteriore conferma della forte attenzione del Governo Meloni e del Parlamento al talento dei giovani e allo sviluppo di buone prassi di inclusione”, ha detto invece Immacolata Concetta Zurzolo (FdI).
La manifestazione – che sarà promossa e organizzata dal ministero dell’Istruzione e del merito, di concerto con il dipartimento per lo Sport e con il dipartimento per le Politiche in favore delle persone con disabilità – sarà ancora più inclusiva. La manifestazione vedrà la partecipazione degli studenti, regolarmente iscritti e frequentanti, delle scuole statali e paritarie, primarie e secondarie.
“Ci piace l’idea che i giovani del nostro Paese si possano incontrare facendo attività sportive e possano nascere gemellaggi, incontri in qualsiasi modo tra il Nord e il Sud, gareggiando, ma soprattutto creando amicizia”, le parole di Francesco Emilio Borrelli (Avs). (AGI)