AGI – “L’applicazione di misure più rigorose e la crescita progressiva del numero dei vaccinati, ci porta a pensare che già nella seconda meà della primavera avremo numeri in miglioramento“: è la previsione del ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista a La Repubblica. “Il punto non è essere a prescindere rigoristi o aperturisti”, ha osservato Speranza, “dobbiamo essere realisti e credo che questo governo lo sia. Guarda in faccia i problemi che adesso ci sono e non possono essere sottovalutati. Il fatto nuovo sono le varianti, quella inglese in particolare che ormai è prevalente del nostro Paese. Nell’ultimo studio dell’Istituto superiore di sanità rappresentava il 54% dei casi, ma ora ci aspettiamo un dato ben più alto. E’ chiaro quindi che abbiamo bisogno di misure adeguate, capaci di piegare la curva”. Il ministro ha ammesso che nel Governo “c’è stata una legittima discussione partita anche da posizioni diverse”.
“Come ministro della Salute, ho l’obbligo morale e il dovere costituzionale di tutelare un diritto fondamentale di ogni individuo. Il primato del diritto alla salute è l’asse che guida tutto il governo”, ha sottolineato. “L’aspettativa del governo e dei nostri scienziati è che queste misure ci consentiranno di rimettere la curva sotto controllo nonostante la presenza delle varianti”, ha assicurato Speranza, “c’è però bisogno di alcune settimane per vedere gli effetti. Per questo il decreto vige fino a Pasqua”.
“Rispetto all’autunno c’è però un’altra grande novità: la campagna di vaccinazione è in corso. Non ci sono solo le misure restrittive. Ogni dose somministrata è un passo verso l’uscita dalla crisi“.
“I vaccini in Italia e in Europa sono tutti efficaci e sicuri, ma ciò non toglie che continueremo a verificare e controllare tutto con la massima attenzione” ha affermato il ministro della Salute rassicurando sul siero anglo-svedese dopo il blocco di un lotto in Italia. “Ho piena fiducia nelle nostre agenzie regolatorie, l’europea Ema e l’italiana Aifa”.
“E’ stato un risultato straordinario della comunità scientifica arrivare al vaccino. Ormai nel mondo sono state somministrate circa 350 milioni di dosi e l’evidenza ci dice di una piena sicurezza e efficacia. Continueremo con i controlli, ma non dimentichiamo mai che il vaccino è la vera arma per vincere definitivamente questa sfida”.
Sui ritardi nelle forniture il ministro ha sottolineato che “le aziende a volte hanno avvisato solo pochi giorni prima delle loro difficoltà a rispettare i tempi di consegna”. “Questa è la cosa che ci ha fatto più male”, ha spiegato, “comunque nell’ultima fase c’è stata una accelerazione. Arriverà una quantità consistente di dosi nella parte finale di marzo e ad aprile. Nel secondo trimestre aspettiamo 52 milioni di dosi e anche se dovesse esserci una nuova riduzione siamo comunque in condizione di dare una grande accelerazione alla campagna. E intanto lavoriamo per rafforzare ancora la capacità di somministrare“.
Source: agi