Si appropriava dei soldi di una persona disabile a lui affidata. Per questo il comando provinciale della Guardia di Finanza di Chieti ha eseguito il sequestro di beni per oltre 27 mila euro nei confronti di un amministratore di sostegno. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Lanciano, diretti dal Capitano Domenico Siravo ,al termine di indagini svolte su delega della locale Procura della Repubblica, hanno accertato che l’incaricato della gestione delle risorse economiche di una donna orfana, affetta dalla Sindrome di Down, con invalidità permanente al 100%, avrebbe reiteratamente distratto somme di denaro di pertinenza di quest’ultima.
Gli accertamenti eseguiti sui conti correnti della donna, sui quali confluivano, oltre ai lasciti dei defunti genitori, anche la pensione di invalidità, l’indennità di accompagnamento e la pensione di reversibilità del padre, avrebbero consentito di rilevare spese poste in essere a mezzo di bonifici, assegni bancari e utilizzo di carte bancomat, per finalità non autorizzate dal giudice tutelare e comunque estranee agli interessi dell’amministrato per l’importo complessivo di euro 27.575,00. Questi elementi sono state, altresì, corroborate dalle dichiarazioni rese in atti dai titolari degli esercizi commerciali (negozi di abbigliamento, palestre, ristoranti, ecc.) dove le spese risultavano sostenute, i quali hanno confermato come il percettore dei beni ceduti fosse l’amministratore di sostegno ed in taluni casi anche i figli di quest’ultimo. Determinato l’illecito profitto, su richiesta del procuratore Capo, Mirvana Di Serio, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha emesso un sequestro preventivo di tutte le disponibilità finanziarie fino alla concorrenza di euro 27.575,00 (beni mobili ed immobili, titoli di credito, giacenze di conto corrente) facenti capo all’indagato. (AGI)
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